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Santon, quando il destino ti concede una seconda chance

LaPresse

A tutti è successo di sentirsi in cima al mondo, per poi dover scendere i gradini per ritrovarsi a terra

Redazione

Siamo tutti stati, almeno una volta Davide Santon. Nella vita di ciascuno di noi c’è stato un momento - a 5,20, 50 anni - in cui ci siamo sentiti in cima al mondo, con il sogno che si fa da illusione ad oggetto reale, da stringere tra le mani, senza paura che si rompa, o che svanisca, o semplicemente si perda.

E succede - riporta il "Corriere della Sera", che gradualmente ci si ritrovi - per uno, mille o anche nessun motivo - a scendere i gradini fino a ritrovarsi a terra, al punto di partenza, anzi più in giù.

Succede che si molli, si cambi strada, o che la strada te la facciano cambiare con risatine alle spalle o con sarcasmo. Oppure succede che la vita che fa tanti giri ti dia un’altra possibilità.

Quando meno te lo aspetti. Dove meno te lo aspetti. Che il mondo non è sempre brutto, e il destino non è sempre scritto. Per questo fa bene la storia di Davide Santon, rinato a 27 anni per uno, mille o anche nessun motivo. Perché la vita è fatta di virgole, più che di punti. Ed è bello metterne ancora, ancora, ancora.

(P. Di Caro)