C’è una Roma che pensa al futuro e che sta programmando la prossima stagione, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Il nuovo d.s. Monchi sarà ufficializzato tra pochi giorni, è stato già scelto, il nuovo allenatore destinato a prendere il posto di Luciano Spalletti non ancora, con Unay Emery e Maurizio Sarri in cima alla lista dei desideri. C’è poi una Roma che pensa solamente al presente, capitanata dall’attuale tecnico e dagli attuali calciatori: un presente che si chiama Pescara, da affrontare domani sera per cercare di difendere il secondo posto dall’attacco del Napoli. Della seconda categoria fa parte senza dubbio Antonio Ruediger.
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Ruediger: “Basta mercato, in questo finale di stagione abbiamo tutto da perdere”
Il tedesco alla vigilia della sfida col Pescara: "Uscire dalle coppe è stato deludente, ma siamo una grande squadra, non possiamo permetterci di perdere punti"
"Futuro? In Italia – le sue parole a Sky – si scrive troppo: io so che fino a maggio Spalletti sarà il mio allenatore e Massara il direttore sportivo". Tutti i discorsi relativi al mercato, quindi, sono rimandati a fine stagione. "Io sono concentrato solo sulla Roma e sono abituato a queste cose: quando ero infortunato si diceva che sarei andato al Chelsea e invece sono rimasto. Il mercato non è il mio campo, ma io qui sono felice". Sulla gara di domani sera e sull’ultimo obiettivo della Roma, il mantenimento del secondo posto, ha pochi dubbi. "In questo finale di stagione abbiamo molto da perdere. Uscire dalle coppe è stato deludente, ma siamo una grande squadra, non possiamo permetterci di perdere punti". Ieri Ruediger è tornato ad allenarsi in gruppo insieme ad Emerson Palmieri, alle prese da un po’ di tempo con una fastidiosa tendinite: entrambi saranno quindi a disposizione di Spalletti domani sera. Il tedesco dovrebbe partire titolare mentre il brasiliano naturalizzato italiano partirà dalla panchina: al suo posto Mario Rui o Juan Jesus, con Fazio e Manolas a completare il reparto. Per il resto, De Rossi e Strootman a centrocampo, poi Salah, Nainggolan e uno tra Perotti ed El Shaarawy alle spalle di Edin Dzeko.
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