C’è una foto che da ieri mattina sta facendo il giro dei social e rende perfettamente l’idea sullo stato d’animo del romanista medio alla lettura del comunicato sull’affare Pallotta-Friedkin. Un tifoso, completamente svestito, fuori dalla finestra di casa sua, con le braccia larghe in segno di libertà, quasi di liberazione, scrivono Marco Calabresi e Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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Rosella Sensi: “Ora potrò conoscere il presidente, con Pallotta non ce l’ho fatta”
Giannini: "Mi auguro una gestione leggermente diversa". Di Livio: "Serve una programmazione giusta, con la scelta degli uomini"
C’è chi ha paragonato il 6 agosto 2020 al 25 aprile 1945, chi - con spirito più americano - al 4 luglio, l’Independence Day.
Rosella Sensi, che aveva ceduto la Roma agli americani nel 2011, si toglie un sassolino dalla scarpa: "Sono contenta dell’arrivo di Friedkin, ho letto le sue dichiarazioni e mi sembra una persona seria - le parole dell’ex presidente e figlia dell’ultimo presidente della Roma campione d’Italia nel 2001 -. Mi fa molto piacere leggere che suo figlio Ryan sarà presente a Roma e seguirà da vicino la società: mi piacerebbe conoscerli, visto che non sono riuscita fare la conoscenza del precedente presidente".
Giuseppe Giannini, 437 presenze e 75 gol con la maglia giallorossa, si dice "contento" dell’esito positivo della trattativa, augurandosi "una gestione leggermente diversa"; Angelo Di Livio "La prima cosa importante sarà una programmazione giusta, con la scelta degli uomini. E poi mi auguro che la nuova società parli poco e non faccia come Pallotta, che si è presentato con tanti proclami. Poi sì, sono arrivati ottimi piazzamenti, ma l’ormai ex presidente, dicendo tante assurdità, si è messo contro tutta la tifoseria. Poche parole e tanta strategia, come hanno fatto diverse società in Italia".
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