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Roma, si sfila Rangnick: “Voglio un club da titolo”

Nomi stranieri per il d.s. ma c’è chi spinge per la scelta italiana

Redazione

Sembrano sfilarsi uno dopo l’altro tutti i possibili candidati al ruolo di direttore sportivo della Roma, scrive Ginaluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Dopo la conferma alla Juventus per Fabio Paratici, nome accostato con forza ai giallorossi e forte di un ottimo rapporto con il Ceo Guido Fienga, ieri ha alzato bandiera bianca anche Ralf Rangnick, il "trainager" che alla fine della passata stagione è stato ad un passo dal Milan e che in estate si è incontrato con Dan e Ryan Friedkin, ricevendo in cambio dei timidi segnali di stima ma nulla di più. Lo rivela lui stesso in un’intervista rilasciata a El Pais: "Non sto trattando con la Roma - le sue parole -. Non riesco a immaginare di andare lì in questo momento. Penso che gli ultimi 14 anni, trascorsi tra Hoffenheim e Lipsia, hanno mostrato che io sia nel mio momento migliore e che rendo di più quando sono uno sviluppatore di club, più che un allenatore e basta. La mia intenzione è quella di lavorare in un club tradizionale, che sia in Germania o in Inghilterra. Ma mi vedo anche a lavorare come allenatore per un club ambizioso, subito in lotta per il titolo".

Resta in corsa Jonas Boldt, pupillo di Rudi Voeller e attuale d.s. della formazione tedesca che milita in seconda divisione. Come riferisce Sport1 nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra i Friedkin e l’ex dirigente del Bayer Leverkusen. Nonostante l’intenzione di puntare su un profilo italiano, che potrebbe essere il colpo a sorpresa, sembrano restare in corsa solo stranieri. Emenalo, ex d.s. del Chelsea "silurato" nel 2017 da Antonio Conte, con cui è entrato in rotta di collisione, è un altro papabile, così come Campos, in rotta con il Lille con cui sta trattando la risoluzione del contratto.