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Roma, rotto il feeling con il tifo. Striscione e insulti a Trigoria

Per la gara del 9 dicembre con il Bate Borisov, match fondamentale per i destini europei della squadra che si gioca l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, sono stati venduti appena 3000 biglietti

Redazione

I giocatori e lo staff tecnico ieri al loro arrivo a Trigoria hanno trovato una sorpresa davanti al cancello d'ingresso. Cinquanta chili di carote, recapitati da un folto gruppo di tifosi, ed uno striscione che non ha bisogno di interpretazioni: «Buon appetito conigli».

Si tratta, come sottolinea Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, della prima contestazione dei sostenitori romanisti in questa stagione.

Lo scenario visto durante la gara di tre giorni fa contro l’Atalanta, in cui dopo tanti anni dalle tribune si è tornati a sentire le voci dei calciatori e il rumore del pallone come se si giocasse a porte chiuse, è destinato a non rimanere isolato. Per la gara del 9 dicembre con il Bate Borisov, match fondamentale per i destini europei della squadra che si gioca l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, per i conti della società e molto probabilmente anche per il futuro di Rudi Garcia sulla panchina giallorossa, sono stati venduti appena 3000 biglietti.

Da Trigoria minimizzano e si interrogano sulle modalità di una protesta effettuata dopo l’ingresso nel centro sportivo dei calciatori (che hanno appreso tutto dai siti internet) e terminata prima della fine dell’allenamento, con i contestatori che se ne sono andati all’arrivo delle forze dell’ordine.