Contro l’ultima in classifica, che sta 37 punti sotto e vive l’incubo dell’incombente fallimento. Difficile pensare a un pomeriggio più tranquillo per la Roma, che ha recuperato Gervinho (in campo) e Doumbia (in panchina) dopo la lunghissima Coppa d’Africa e ritrova Manolas e Florenzi che erano squalificati a Cagliari. Eppure — come se avesse imparato a memoria le «storie horror» di partite facilissime come il Roma-Lecce che costò uno scudetto o il Venezia-Roma 2-2 dell’era-Capello contro un’avversaria già in B — Rudi Garcia alza la guardia: «Il Parma ha perso contro la Juve, in Coppa Italia, solo nei minuti di recupero, non è una squadra che ha già mollato. Non abbiamo scelta: contano soltanto i 3 punti». Garcia non ha convocato né Totti né Maicon. Il capitano è indebolito dall’influenza, dopo aver giocato a Cagliari già febbricitante, e sarà risparmiato per giovedì (andata di Europa League contro il Feyenoord). Più preoccupante la situazione del brasiliano (infiammazione alla cartilagine del ginocchio). Lo stop non sarà breve e non ha una data precisa di rientro. Maicon, insomma, vive alla giornata, ma con un contratto valido anche per la prossima stagione che gli è stato rinnovato di recente. I tifosi si aspettano in campo il baby Verde, ma Garcia ha tirato le orecchie alla stampa: «È giovane, deve crescere. Ha talento, ma lasciatelo in pace».
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La Roma non si fida del Parma in crisi. Si rivede Gervinho, ora si aspetta Maicon
Sebbene si giochi contro l'ultima in classifica e distante 37 punti, il tecnico transalpino non vuole vedere i propri giocatori rilassati e con la testa alla gara contro il Feyenoord
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