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rassegna stampa roma

Roma, new deal per il futuro. La ricostruzione parte dal d.s.

Allo studio rescissioni e investimenti mirati, ipotesi voluntary agreement

Redazione

La Roma, purtroppo per i suoi tifosi, non è all’anno zero, come hanno detto il d.s Gianluca Petrachi e l’allenatore Paulo Fonseca, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

Per i bilanci è all’anno "meno uno" o "meno due", quelli già impegnati tra acquisti di cui completare i pagamenti e pesantissimi ingaggi per giocatori in fase calante o addirittura non utilizzati dall’allenatore.

La problematica è finita sotto il microscopio degli uomini del Friedkin Group, che non hanno rallentato il lavoro, ma, proprio perché business is business, devono presentare al proprietario il quadro più chiaro possibile di quello che va a comprare. I tempi del closing restano quelli stabiliti: fine febbraio.

Se la Roma dovesse passare un’altra stagione senza gli introiti della Champions - quantificabili in almeno 45 milioni - si dovranno cercare strade alternative. Detto che Friedkin non ha intenzione di cedere il "futuro", cioè Zaniolo e Pellegrini, verrà studiato un piano di eventuali dismissioni e incentivi.

Il lavoro del d.s. Petrachi non è stato incisivo. La Roma non si è liberata di nessuno. Dei tanti prestiti ha convinto solo Smalling, che però è al 100% del Man United. Sanguinoso, per rendimento e per differenza di età, il cambio di Schick con Kalinic, che Fonseca non tiene più in considerazione ma che in estate ha fortemente voluto.

Serve un new deal, con chi farlo sarà deciso a breve. Friedkin potrebbe essere il primo presidente «italiano» a chiedere all’Uefa il voluntary agreement: farà di tutto per garantire una Roma competitiva.