Gian Paolo Montali, ex Coordinatore Generale e ottimizzatore delle risorse umane dell'Area Sportiva della Roma, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha svelato alcuni retroscena del suo passato in giallorosso. Queste le sue parole:


Il Corriere della Sera
Roma, Montali: “Al mio primo giorno i tifosi mi regalarono una ghirlanda da morto”

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 14: Director General Ryder Cup 2022 Gian Paolo Montali during a press conference during the Ryder Cup Trophy Tour event on September 14, 2016 in Milan, Italy. The Ryder Cup Trophy Tour will visit several locations across Europe over the coming months to promote the 2016 Ryder Cup which will be held at Hazeltine National Golf Club in Minnesota, from September 30th. (Photo by Guido De Bortoli/Getty Images for Ryder Cup Trophy Tour)
Avrebbe dovuto finire al Napoli, invece andò alla Roma. "Rimasi sette giorni da Aurelio De Laurentiis, persona squisita. Stavo per firmare: avevo scelto l'allenatore, Mazzarri, e il direttore sportivo, Bigon. Lessi però l'ultimo comma del contratto: i proventi per i miei diritti di immagine andavano a lui. Eccepii, De Laurentiis tagliò corto: "Funziona così". Gli chiesi un po' di tempo per riflettere. Tornai a casa e accesi la tv mentre Sky annunciava che non sarei andato al Napoli. Poco dopo mi telefonarono Rosella Sensi e Paolo Fiorentino di Unicredit. Li incontrai quella stessa sera e mi convinsero a diventare d.g. della Roma: non fu semplice dirlo a De Laurentiis".
Con la Roma l'esordio fu complicato. "Era terz'ultima, tiravano sassi al pullman. Scena del primo giorno. Via dei Gladiatori: siamo fermi, polizia in assetto di guerra. I tifosi vogliono che scendano il capitano e un dirigente. Totti si rifiutò, scesi io. La polizia aprì un corridoio, i tifosi vennero da me con una ghirlanda da morto. "Lei non c'entra nulla, ma adesso va sul pullman con la ghirlanda, la dà ai giocatori e dice che sono dei morti: se non vincono questa partita non escono di qui". Risalii, trovai chi scoppiava dal ridere. Uno mi disse: "Benvenuto nel mondo della Roma".
Roma l'aveva conosciuta anche nel volley: e fu scudetto. "Dicevano che fosse impossibile vincere. Invece bisognava solo creare le giuste co- ordinate sportive. E non raccontare bugie».
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