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Il Corriere della Sera

Roma, l’imperativo di Mourinho: “Restare vicini al gruppo di testa”

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Il portoghese vuole mantenere questo gruppo solido, tenendo alta la concentrazione e la motivazione di tutti i suoi calciatori

Redazione

Fare risultato stasera a Bologna per rimanere agganciati al quarto posto. Come riporta Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, è quello che vuole José Mourinho dalla Roma, per mantenere alta la motivazione e continuare a creare un gruppo squadra solido, che si sta cementando nelle difficoltà. "Il gruppo di testa è lì – le parole del portoghese – in un campionato si perdono partite, punti, giocatori. Per qualche ragione loro sono lassù: Inter, Atalanta e Milan erano in alto lo scorso anno e sono in alto adesso, e anche il Napoli. Se noi possiamo stare lì vicino è meglio oltre che maggiormente motivante: avere meno punti di distanza ti da un’altra carica".

Rispetto a qualche settimana fa, lo Special One sta recuperando anche alcuni calciatori che erano finiti ai margini, come Diawara, titolare con il Torino e probabilmente anche oggi, e Kumbulla. "Bisogna avere un gruppo forte, empatico e con mentalità per fare bene. Il credito è principalmente per i giocatori, soprattutto quelli che giocano meno come Diawara, che lavorano con tanta professionalità. Penso anche a Kumbulla, che gioca un minuto, marca Milinkovic del Torino, prende un giallo, fa il suo lavoro ed esce felice dal campo. Adesso pensiamo partita per partita, magari dalle difficoltà possono nascere delle opportunità".

Ha giocato due partite consecutive Smalling, che va gestito e potrebbe riposare. “Chris è un grande giocatore, ma non siamo in emergenza in difesa, non deve giocare per forza. Lo gestiremo e deciderò anche in base a come si sentirà lui". Chi sta dando il massimo è El Shaarawy, che da esterno a tutta fascia con il recupero di Vina potrebbe anche traslocare a destra per dare un turno di riposo a Karsdorp, diffidato insieme a Mancini, Abraham e Cristante. Un altro calciatore che sta trovando una nuova dimensione è Zaniolo. “Abbiamo lavorato per tanto tempo per farlo giocare come ala con un determinato tipo di libertà, e il ruolo più simile è questo delle ultime due gare, come secondo attaccante“. Sulla panchina del Bologna ritroverà Mihajlovic, che lo ha ringraziato pubblicamente per essergli stato vicino nel periodo della sua malattia. Mourinho si commuove. “Non mi deve ringraziare, gli sono stato accanto nel mio piccolo con il cuore. È uno dei nostri, super amico del mio fratello piccolo, Stankovic. Noi persone pubbliche quando facciamo cose sbagliate abbiamo un’influenza negativa, lui invece ha un’influenza molto positiva su tante persone che soffrono. Sono io che a nome di tanti lo devo ringraziare“.