Roma, la verità in un mese. In calendario Como, Juventus e Atalanta

Un mese e un giorno. Da qui fino al 3 gennaio si svela la Roma. Si parla di campionato, certo: tre partite su cinque dal coefficiente di difficoltà elevato, lo scontro diretto — perché di questo si parla, a leggere la classifica - con il Como, la trasferta di Torino con la Juventus e quella di Bergamo con l'Atalanta fra 32 giorni. Gian Piero Gasperini ha bisogno di trovare il modo, un modo almeno, per fare punti anche quando l'asticella dell'impegno si alza. La classifica - scrive Davide Stoppini su Il Corriere della Sera - può essere piuma e può essere ferro, volendo usare una citazione tanto famosa quanto efficace. La Roma ha un punto debole riconoscibile. Ha perso quattro partite (pur differenti l'una dall'altra per sviluppo) per 1-0 con quattro gol incassati in maniera simile, ovvero in contropiede. L'arma del cosiddetto «fallo tattico» pare sconosciuta.  Quel che accadrà a gennaio non è il punto. È quel che accadrà fino a gennaio, che preoccupa. La Roma che a Cremona si era sbloccata - parola di Gasperini — si divertiva avendo trovato equilibrio (e piacere) nel giocare con il tridente leggero. L'inserimento di Ferguson ha snaturato la fase di costruzione. Logico pensare che Gasp avesse altro in mente. Ma evidentemente non è così automatico per la Roma cambiare registro e piano tattico. Chissà se la crescita atletica di Dybala e Bailey potrà aiutare la squadra a prendere un indirizzo preciso.