"Mkhitaryan è un esempio per tutti, come fate a stupirvi del suo rendimento?". Qualche mese fa, quando in tanti cominciavano a rendersi conto del valore di Henrikh Mkhitaryan, Paulo Fonseca sorrideva sotto i baffi che non ha, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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Roma, la seconda giovinezza di Mkhitaryan
Otto gol e 8 assist in questa stagione: l’armeno è tra i giocatori più decisivi. Fonseca: «ma perché vi stupite?»
Per lui la conferma dell’armeno era una delle priorità, insieme a quella di Smalling, ed una delle pochissime richieste fatte alla società. Superati i problemi fisici che nella scorsa stagione gli hanno impedito di avere la giusta continuità di rendimento, per Miki è stato tutto molto facile: è diventato uno dei calciatori più decisivi della Serie A, e per la Roma incide come fanno Cristiano Ronaldo alla Juventus, Ibrahimovic al Milan e Lukaku nell’Inter. Lo dice il suo rendimento in campo, e lo dicono i numeri: con 8 gol in stagione e altrettanti assist tra campionato e coppe, infatti, l'armeno ha partecipato attivamente ad oltre un terzo dei gol (44 tra serie A ed Europa League) della squadra.
Il tecnico, poi, sta dimostrando di non rinunciare mai alla sua qualità: con 1432 minuti giocati in stagione, è finora il romanista più utilizzato della rosa e tra quattro presenze soddisferà anche il terzo requisito per rendere valida l’opzione per il prolungamento automatico fino al 2022 del suo contratto.
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