A fine partita Rudi Garcia era a dir poco furibondo. La vittoria sembrava a portata di mano fino a pochi minuti dalla fine, ma poi tutto è sfumato. Probabilmente per qualche errore di troppo dei suoi calciatori che prima hanno concesso una mezz’ora abbondante di libertà al Bologna e poi non sono riusciti a gestire il vantaggio, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Sicuramente anche per la decisione di Rocchi di scendere a tutti i costi su un campo al limite della praticabilità.
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Roma, la furia di Garcia: «Questo non è giocare a calcio»
Il tecnico giallorosso non ha digerito la decisione di Rocchi di scendere sul campo del Dall'Ara, vera e propria piscina: "È andata in scena una parodia del calcio. Forse è stata una gara di water polo" ha dichiarato il francese
Non a caso Garcia ha rilasciato soltanto poche dichiarazioni al termine del match, senza però commentare la partita: "Non si può parlare di calcio - le sue parole -, quindi non posso rispondere alle domande. È andata in scena una parodia del calcio. Forse è stata una gara di water polo, non lo so... Non è una cosa che mi piace, era un gioco a chi spingeva meglio la palla in avanti. La partita si poteva interrompere anche sul 2-1 per noi, era una lotteria e alla fine è uscito il pareggio. L’unica cosa positiva è che non ci sono stati infortunati perché su un campo così è anche pericoloso per i giocatori. Se abbiamo provato a spingere l’arbitro ad interrompere la partita? Ovviamente, ma è una decisione sua".
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