Undici gol subiti in 6 gare di campionato, quasi 2 di media a partita. Se la Roma si trova in zona retrocessione la colpa è anche di una fase difensiva che finora è stata il punto debole della squadra di Mourinho, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Un reparto in grande difficoltà, a partire dal portiere: Rui Patricio ha avuto una partenza choc, con grandi responsabilità nei match contro Salernitana, Verona e Milan, ma ovviamente non è il solo colpevole del rendimento difensivo della squadra.
Il Corriere della Sera
Roma, la difesa in un mare di guai. Mourinho: “A 3 o a 4? Non lo dico”
C’è un dato che salta agli occhi: la Roma prende gol in avvio di tempo. Colpa di un avvicinamento sbagliato al match, un aspetto che stride con le parole dei protagonisti (“Non abbiamo sbagliato l’approccio” ha detto capitan Pellegrini dopo il disastro di Genova), ma non solo. La Roma ha anche un problema tattico e di uomini, pochi e diversi rispetto allo scorso anno. L’ostinazione del portoghese nel continuare a proporre la difesa a tre comincia a vacillare: “Per giocare a quattro, ci servirà Joao Costa (ragazzo della Primavera, classe 2005, ndc). Sarà convocato ma non dico se giocheremo a quattro” ha ammesso ieri il tecnico in conferenza) ma a Genova dopo l’infortunio di Llorente ha preferito arretrare Cristante invece che passare a quattro o inserire Celik. Lo spagnolo non ci sarà questa sera contro il Frosinone mentre di Smalling si sono perse le tracce dopo la gara contro il Milan. “Senza Chris siamo in tre in un periodo dove si giocano tre gare a settimana, otto partite in poco tempo. L’infortunio di Llorente fa parte di lui, è la sua storia clinica e ci ha messo in difficoltà: non mi sorprende che si sia fermato”.
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