rassegna stampa roma

Roma & Juventus, la loro superiorità è netta

Il primo tempo della Roma è stato da manuale. Pressing alto, ai limiti dell’area fiorentina, impossibilità di ripartire degli avversari. Continui cambi di velocità.

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Juventus e Roma ricominciano da una superiorità molto netta, non prevista in questa misura. Nella Juve colpisce il gran numero di giocatori che arrivano in area avversaria, spesso anche sette, frutto di un’intesa che viene da lontano ma anche di una piccola velocità in più, di un bisogno continuo di cercare le zone profonde del campo.

Molto dipende anche dalla sudditanza dell’avversario, il Chievo non è stato mai seriamente in partita, difficile valutarne anche le possibilità generali. Colpisce che la stessa facilità di gioco abbia avuto la Roma contro una Fiorentina molto più accreditata del Chievo. Il primo tempo della Roma è stato da manuale. Pressing alto, ai limiti dell’area fiorentina, impossibilità di ripartire degli avversari. Continui cambi di velocità. Il tratto comune tra le partite di Chievo e dell’Olimpico è stata proprio la facilità con cui Roma e Juve hanno fondamentalmente dominato. La Juve ha segnato subito, ha tenuto sempre il pallone, ha colpito tre pali, ha costruito almeno altre quattro azioni chiare da gol. È stata avvolgente, è diventata pericolosa partendo da ogni zona del campo, come non si era mai vista durante l’estate.

A conferma che le squadre vere detestano le amichevoli perché non aggiungono niente a chi ha già vinto molto. In questa giostra di preziosismi che non ha quasi mai smesso di girare, si sono inseriti alcuni numeri di Coman davvero interessanti. Un po’ impreciso, ma completo nei tratti fondamentali di un attaccante: personalità, fisico, dribbling, tiro. Non sorprende perché sia già nato un campione, non è così. Sorprendono la semplicità e la forza del suo debutto.

La Roma ha sofferto di più nella ripresa, ha corso meno, ha subìto il ritorno della Fiorentina, ha avuto anche fortuna, ma giudicando la partita come inizio di un cammino, è stata chiara la qualità diversa tra le squadre e la grande potenzialità complessiva della Roma.

L’impressione è che si stia ricominciando da dove eravamo rimasti. Juve e Roma sono le migliori, con i loro limiti, ma anche con quelli degli avversari. Sono ancora le squadre da battere. Se può riuscirci qualcuno cominceremo a capirlo da oggi.