Per molti è un gregario di lusso, un Damiano Tommasi 2.0, e tutti i romanisti sanno che si tratta di un complimento, vista l’importanza che ebbe il centrocampista, adesso diventato sindaco di Verona, soprattutto nell’anno del terzo scudetto.
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Il Corriere della Sera
Roma e Cristante, è matrimonio a vita
Come accadeva per Tommasi, Bryan Cristante fa parte di quella categoria di calciatori che nelle formazioni estive finisce sempre in panchina, ma poi, quando si inizia a giocare, entrano in campo e non ne escono più, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera.
Fondamentali per tutti gli allenatori, che si chiamino José Mourinho o Roberto Mancini, che la maglia sia quella giallorossa della Roma o quella azzurra della Nazionale, dove l’ex atalantino è rimasto l’unico romanista dopo il forfait di Pellegrini e le mancate chiamate, a questo giro, di Zaniolo e Gianluca Mancini.
Daniele De Rossi, nel giorno della conferenza d’addio alla Roma, lo ha designato come suo erede, ma soprattutto lo ha indicato come esempio di attaccamento alla maglia e di impegno. Qualità che ora anche la società giallorossa gli riconoscerà, rinnovandogli il contratto fino al 2027, quando Bryan avrà 32 anni: non un contratto a vita, ma quasi, a 3 milioni di euro netti all’anno più bonus. L’accordo è stato raggiunto da qualche settimana, ma sembrano maturi i tempi per l’annuncio.
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