Radja Nainggolan, appena sbarcato a Roma da Cagliari, il 10 gennaio scorso, rispose così a un giornalista che gli chiedeva se si considerava la riserva più pagata del mondo: «Allora tu mi consideri già una riserva? Io invece penso di potermela giocare con tutti». Nove mesi dopo nessuno gli rifarebbe la stessa domanda.
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La Roma di Coppa esalta l’ex riserva Nainggolan
Garcia farà turnover in attacco, dove torneranno Totti, Gervinho e Iturbe. Nainggolan sarà con Pjanic e Keita (squalificato De Rossi) a centrocampo.
Pensavano in tanti che a Roma fosse arrivato un mediano di quantità, ottimo per dare un turno di riposo, ogni tanto, a quello che era il centrocampo inamovibile: Pjanic, De Rossi, Strootman. E invece, anche prima del grave infortunio dell’olandese, che dovrebbe ritornare a novembre, il Ninja si è guadagnato la stessa considerazione degli altri. Altro che riserva!
Nainggolan, in un contesto più competitivo, ha dimostrato anche grandi doti tecniche: «Sono nato trequartista e da giovane il mio idolo era Ronaldinho. Poi ho cominciato ad apprezzare anche la grinta e mi è sempre piaciuto Gattuso. Cerco di miscelare le due cose e di essere utile per la squadra». Garcia gradisce. Compreso il gol contro la Fiorentina, con un tiro al volo da attaccante consumato, e il «mezzo gol» di sabato a Empoli, quando un suo tiro da fuori area è finito prima sul palo, poi sulla schiena del portiere Sepe e infine in rete.
Un bel bottino e un piccolo rimpianto: «Un gol in più sarebbe stato, parlando di cifre, importante personalmente. Ma ciò che conta è la vittoria di squadra e il carattere che abbiamo dimostrato, perché abbiamo trovato difficoltà contro una squadra che è tornata in serie A quest’anno e gioca senza problemi perché non ha nulla da perdere. L’importante è aver portato comunque a casa i tre punti, sarà importante per la fine del campionato. L’anno scorso siamo arrivati secondi perché queste partite non le vincevamo, le pareggiavamo».
L’obiettivo è chiaro: lo scudetto. Anche se Radja non fa lo spaccone: «Per me la favorita rimane sempre la Juve, perché sono tre anni che vince. Ha cambiato allenatore, ma la squadra è rimasta la stessa e chi va in campo sono sempre i giocatori. Pensiamo a noi stessi e cerchiamo di arrivare davanti a loro a fine campionato».
Intanto c’è la Champions League, dopodomani contro il Cska Mosca. Un altro debutto per il Ninja: «Magari alla musichetta mi emozionerò un po’, ma poi passa tutto. Ho fatto le mie esperienze». Garcia farà turnover in attacco, dove torneranno Totti, Gervinho e Iturbe. Nainggolan sarà con Pjanic e Keita (squalificato De Rossi) a centrocampo. Difficile il recupero di Castan in difesa.
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