Venticinque milioni sono tanti per un club sotto Financial Fair Play, ma il nuovo sponsor sulla maglia della Roma non ha ricevuto solo applausi. Al contrario, è diventato un caso politico, scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. Riassunto delle puntate precedenti: la Roma trova l’accordo per la sponsorizzazione della maglia con diverse autorità dell’Arabia Saudita: Ministero della Cultura, Autorità Generale per l’Intrattenimento, Autorità Generale per lo Sport e Saudi Exhibition and Convention Bureau, sotto la guida del principe ereditario Mohammed bin Salman.
Il Corriere della Sera
Roma con il main sponsor Riad. Esplode la polemica per Expo 2030
L’evento da pubblicizzare è la Riad Season, maxi manifestazione da 5 milioni di visitatori nel 2022. Quest’anno, con inizio il 28 ottobre, tra le attrazioni ci saranno un concerto di Shakira e l’incontro di boxe tra il campione WBC dei pesi massimi Tyson Fury e il campione UFC Francis Ngannou. A breve anche due amichevoli dei gaillorossi Roma (che apriranno a Riad un Roma Point) in Arabia Saudita. Il problema è che Riad è in corsa con Roma per l’organizzazione di Expo 2030. Il Campidoglio ha un accordo con la coreana Busan: chi non va al ballottaggio “regala” i suoi voti all’altra, ma Riad resta favorita e adesso avrà il suo nome anche sulla maglia della squadra con il nome Roma.
Il sindaco Gualtieri è stato avvisato lunedì sera, a cose fatte. In un primo momento non gli era chiaro che sulla maglia della squadra di cui è tifoso ci fosse proprio il nome Riad. Così ha richiamato lui. Tutto vero. Per usare un eufemismo, il Campidoglio l’ha appreso con sorpresa. .
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA