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Roma, cantiere aperto. Fonseca: “Dzeko gioca e rimane con noi”

Stasera col Real. Il tecnico: "Indispensabile un altro difensore centrale"

Redazione

Probabilmente, ad inizio mercato, l’idea nella testa di  Petrachi e Paulo Fonseca era di avere, per la gara col Real Madrid, una rosa già completa. Invece la Roma che stasera si presenterà ai propri tifosi in uno stadio Olimpico semi deserto-fino a ieri erano stati venduti solamente 20 mila biglietti è ancora una squadra assolutamente incompleta e con tanti punti interrogativi. Come riporta Gianluca Piacentini di Il Corriere della Sera, tra esuberi (Pastore ancora out per problemi fisici, Nzonzi in attesa di un’offerta dal Monaco) che pesano sul bilancio, nuovi arrivi che ancora non si sono visti (Veretout non si è mai allenato con i compagni), quello giallorosso è ancora un cantiere aperto.

Entro la prossima settimana dovrebbe partire anche Edin Dzeko, promesso sposo dell’Inter: ieri non è passato inosservato il suo like ad un post di Lukaku, suo prossimo compagno di reparto in nerazzurro. Mentre Petrachi sta lavorando sul sostituto,Higuain resta la prima scelta, Icardi può diventare un’opportunità, Paulo Fonseca è concentrato sul presente. Per questo stasera manderà in campo il bosniaco, che in tutto il precampionato ha ricevuto solo applausi dai tifosi. «Edin sarà schierato dal primo minuto-le parole del tecnico aSky - il nostro gioco verte su di lui e al momento non prendiamo in considerazione una sua uscita, stiamo lavorando insieme per la prima di campionato contro il Genoa. Icardi? È un ottimo calciatore, ma io parlo solo di chi ho in rosa e lui non è con noi». Molto più esplicita la richiesta di un difensore centrale: se due settimane fa era una priorità, ora è diventata una necessità.

 La scelta dovrebbe ricadere su uno tra Lovren e Rugani. «Al più presto aspetto un centrale difensivo di livello. È vero che nelle ultime due gare abbiamo preso quattro gol, ma è successo più per colpa nostra che per meriti degli avversari. Io sono soddisfatto del comportamento difensivo collettivo in questo momento, semmai ho più esigenza di implementare il processo offensivo. Bisogna avere equilibrio dopo quattro settimane di lavoro: ci sono giocatori più vicini a quello che chiedo e altri più lontani, ma parlare dei singoli non sarebbe giusto». Dalla gara di stasera si aspetta risposte soprattutto dal punto di vista mentale. «Siamo all’inizio di un grande processo di trasformazione, per me la cosa più importante sarà vedere se la squadra avrà il coraggio di attaccare e di difendere allo stesso tempo contro uno dei migliori club al mondo».