Tra la Roma e Antonio Conte non è una questione di soldi, o almeno non solo di quelli, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera. L’ex tecnico del Chelsea è in cima alla lista dei desideri della società giallorossa e di James Pallotta. Nelle settimane scorse c’è stato più di un contatto tra il tecnico e la dirigenza romanista, l’ultimo con Francesco Totti, che in questa operazione potrebbe avere un ruolo determinante. I due si sono parlati, manifestando il reciproco piacere nel poter lavorare insieme. Conte ha raccontato di sognare un’impresa stile-Leicester, che lo renda "immortale" molto di più di quanto non abbiano fatto i tre scudetti con la Juventus (Allegri è arrivato a cinque consecutivi) o la Premier League vinta col Chelsea.
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Roma all’assalto: 9,5 milioni per Conte
Ingaggio netto all’anno per tre stagioni: offerta mostruosa all’ex c.t. che si è visto diverse volte con alcuni dirigenti, l’ultima ha parlato con Totti
Intanto il Bayern Monaco, insieme all’Inter, è una seria pretendente al tecnico. La società nerazzurra, in realtà, resta comunque la sua preferita, ma dipenderà dalla voglia (e dalla possibilità) che la proprietà interista avrà di spendere. Per questo l’ipotesi-Roma resta in piedi. Negli incontri precedenti, avuti con il consulente Franco Baldini e il vice presidente Mauro Baldissoni, prima ancora di discutere l’ingaggio (offerto un contratto triennale a 9,5 milioni netti a stagione, staff escluso e del quale - tra gli altri - potrebbe fare parte il preparatore atletico Paolo Bertelli), Conte e la Roma si erano illustrati i rispettivi programmi. Da una parte la società ha spiegato che proverà a svecchiare la squadra e ad abbassare il monte stipendi, dall’altra Conte ha voluto delle informazioni sul futuro di alcuni calciatori, che reputa fondamentali: Dzeko, per cui ci sarebbe un’offerta di 20 milioni di euro da parte del Lipsia, Manolas, che piace tantissimo alla Juventus e ha una clausola di 36 milioni di euro e Cengiz Under. Ma ha anche chiesto un investimento sul prossimo portiere, che non sarà Olsen.
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