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Rivolta anti-Mihajlovic, la Roma “costretta” a stringere per Fonseca

Sono il serbo e il portoghese i due tecnici in corsa per la panchina giallorossa

Redazione

C’è un candidato più forte di tutti gli altri per la panchina della Roma, ed è Paulo Fonseca, che ha appena vinto il campionato ucraino con lo Shakhtar Donetsk. I contatti con il tecnico portoghese - riporta il "Corriere della Sera" - vanno avanti ormai da qualche settimana, e nelle prossime ore ci dovrebbe essere un incontro con gli emissari della società, che lo raggiungeranno in Portogallo, dove rimarrà per prendersi qualche giorno di riposo insieme alla famiglia. Quello di Fonseca è un profilo che è sempre piaciuto a Trigoria: piaceva all’ex d.s. Monchi, piace a Massara e anche a Petrachi, che ancora non si è insediato ufficialmente ma già lavora, sotto traccia, per la società giallorossa. Piace anche a Francesco Totti, presente tre giorni fa nella riunione operativa che si è tenuta nella sede dell’Eur. La scelta di Fonseca, da questo punto di vista, ricorda molto quella del francese e mette d’accordo tutti. Lo Shakhtar gli ha promesso che lo libererà senza problemi, così come non sarà un problema trovare un accordo economico. La Roma gli proporrà lo stesso contratto offerto a Gasperini, 2.5 milioni netti per tre anni, che è meno di quanto guadagna in Ucraina. Sono invece in discesa le quotazioni di Mihajlovic. Anche in questo caso, la conoscenza dell’ambiente da parte di Totti può avere il suo peso. Il serbo, infatti, si porta dietro un bagaglio di lazialità che gli renderebbe la vita molto complicata. Il suo nome, anzi, ha agitato ulteriormente una tifoseria già messa a dura prova dalle ultime vicende.