In principio il problema era Paolo Rongoni, che era laziale perché aveva lavorato a Formello (da professionista, per altro, non da tifoso) ma Rudi Garcia aveva voluto lo stesso, scrive Luca Valdiserri su il Corriere della Sera.
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Record di infortuni, Zaniolo l’unico sorriso
La Roma resta un ospedale: 23 ko stagionali, l’ultimo è per Coric che ha giocato 27’ contro il Real. Nell’emergenza è sbocciato il baby che in estate Spalletti ha sacrificato per avere Nainggolan
Poi lo sono diventati Lippie e Norman, paracadutati a Trigoria direttamente da James Pallotta. Adesso, con lo staff voluto da Eusebio Di Francesco, la situazione non è migliorata. Anzi.
Sarebbero quindici gli infortuni, con Javier Pastore capocannoniere con 4, tutti al polpaccio, per un totale di 10 partite saltate. L’ultimo ko è la dimostrazione della bontà della legge di Murphy, cioè: se una cosa può andare male, sicuramente lo farà. Il povero Ante Coric, 21 minuti contro la Spal il 20 ottobre e 27 martedì notte contro il Real Madrid, è entrato nel General Hospital Roma per un problema al polpaccio. Oggi sarà sottoposto a esami più approfonditi e troverà compagnia: controlli anche per Lorenzo Pellegrini,Edin Dzeko e Stephan El Shaarawy, tutti e tre già sicuri di non poter giocare contro l’Inter domenica sera.
Alla Roma si infortuna chi gioca pochissimo e gioca tanto. In mezzo a tanta tristezza, un raggio di sole. Nicolò Zaniolo, classe 1999, sta guadagnando spazio e credibilità partita dopo partita. Contro il Real è stato per tutti il migliore della Roma. Quest’estate l’Inter ha cercato in tutti i modi di toglierlo dal mercato, ma la Roma lo ha preteso per dare il via libera a Radja Nainggolan, che Luciano Spalletti voleva a tutti i costi. E domenica sera Nicolò li troverà come avversari, nella notte più difficile per Eusebio Di Francesco. Attenzione, però, Zaniolo martedì sera è uscito al 68’ per crampi.
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