Claudio Ranieri, tra le sue qualità, ha anche la sintesi: "Il Tottenham ha appena vinto 4-0 contro il Manchester City. E una signorissima squadra". Con tanto di superlativo, scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. L'impegno è sulla carta proibitivo. Il Tottenham ha 9 punti e la Roma 5, gli inglesi hanno il morale alle stelle dopo aver umiliato Guardiola e i giallorossi hanno vinto una sola partita (contro il Torino) nelle ultime 6 con ben 4 sconfitte. Ranieri - che torna a Londra dove ha allenato Chelsea, Watford e Fulham - non cerca alibi ma fotografa la situazione: "Non ho avuto e non avrò amichevoli per farmi un'idea della squadra e delle soluzioni. Di sicuro non sarà un'amichevole la partita che ci aspetta. Il Tottenham è una macchina che spinge al massimo il motore. Se non saremo veloci a far girare la palla finiremo senza fiato". Classica la similitudine medica: "In questo momento siamo un malato e il dottore non può fare miracoli. però vedo che il malato sta reagendo, me ne accorgo negli allenamenti. Ai ragazzi non ho chiesto di giocare bene, perché a volte ci si riesce e a volte no, ma di dare tutto in campo. A Napoli, soprattutto nel primo tempo, siamo stati troppo passivi però la prestazione c'è stata".
Il Corriere della Sera
Ranieri torna a Londra: “Il malato sta reagendo”
Su Dybala però ha dato un indizio importante: "Non ha dolorini, si è allenato. Per decidere la formazione, però, prima di decidere la formazione devo parlare con i ragazzi e capire chi di loro ha recuperato". Convocato Saelemaekers, che manca dall'infortunio in Genoa-Roma, l'ultima partita della gestione De Rossi. Il belga, però, andrà al massimo in panchina. Ancora ai box, invece, Hermoso. La speranza è recuperarlo per la difficilissima sfida di lunedì prossimo, all'Olimpico, contro l'Atalanta che sta volando. Il tentativo di Ranieri è recuperare il prima possibile l'autostima nella squadra. Fondamentale far tornare il sorriso mantenendo comunque alta la tensione degli allenamenti. Si è presentato in conferenza stampa anche Hummels. Al tedesco è stata fatta la domanda delle cento pistole: ti sei pentito della scelta di venire alla Roma? Risposta: "No, perché sono sicuro che la nostra sarà una storia a lieto fine".
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