Contro il Genoa, a Marassi, finì l'avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. Il disastroso interregno di Juric è poi diventato una zavorra per tutta la stagione, scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. Contro il Genoa, al ritorno, domani alle 20.45, Claudio Ranieri pretende dalla squadra una risposta dopo il deludente pareggio di Bologna: "Il Genoa è una squadra compatta, serve una partita di grande intelligenza tattica". La Roma, in campionato, ha due facce. In casa ha vinto 6 partite e ne ha perse 4, ha segnato 20 gol e ne ha subiti 10. In trasferta non ha mai vinto, ha pareggiato 4 volte e ha perso 6 volte, ha segnato 8 gol e ne ha subiti 16. Con Ranieri in panchina i numeri sono questi: 3 vinte e una persa in casa (11 gol fatti, 3 subiti), 2 pareggiate e 2 perse in trasferta (3 gol fatti e 6 subiti). Per il tecnico di San Saba non è un problema psicologico: "Credo, semmai, lo sia di attenzione. Faccio vedere ai ragazzi dove sbagliamo, ma poi in campo ci vanno loro. A Bologna ci siamo perduti nel momento in cui stavamo spingendo di più e con troppi uomini. Non si riesce a capire che se ci sono già cinque giocatori che attaccano, almeno due devono restare come sentinelle". Tra poco ritorneranno le Coppe, ma Ranieri non vuole scegliere: "L'obiettivo resta giocare partita dopo partita. Non voglio prendere in giro i tifosi, promettendo più di quello che possiamo fare, però lotteremo su tutti i fronti. Dobbiamo dare alla Roma un'identità sicura e pratica".


Il Corriere della Sera
Ranieri: “Pellegrini parte se lo vuole lui, Soulé resta qui”
Arriva, puntuale, la domanda su Bologna, dove la Roma è tornata a passare il pallone all'indietro troppo spesso. Risposta secca: "La squadra che mi piace è quella che gioca in avanti, stiamo ancora lavorando sodo per immettere nella squadra le mie convinzioni. A volte ci riusciamo, a volte no. Io non sono uomo da possesso palla, perché è un calcio che non mi piace, ma la mentalità deve sempre essere offensiva". Come è logico che sia, anche se complica il lavoro degli allenatori, il discorso scivola poi sul mercato, con le diverse situazioni: "Pellegrini ceduto? Tutto è possibile nel calcio, però non credo. Se dovesse arrivare una squadra e lui fosse contento di andare... Ma questo è un discorso che vale per tutti. A sensazione, dico che resterà qua. Soulé? Credo molto in lui, è un giocatore del futuro. Sicuramente resta qui e avrà le sue opportunità. Cristante? Lo rivedremo presto e ci sto parlando. Ha ricominciato ad allenarsi, ora deve aumentare i carichi di lavoro sul campo. Deve riprendere il passo e mi auguro di averlo a disposizione fin dalla prossima settimana".
© RIPRODUZIONE RISERVATA