rassegna stampa roma

Pjanic e Destro, i desaparecidos nella nuova Roma di Zeman

(Corriere della Sera-G.Piacentini) La bella vittoria di Marassi contro il Genoa è stata una medicina utile ad evitare che la barca affondasse,

Redazione

(Corriere della Sera-G.Piacentini)La bella vittoria di Marassi contro il Genoa è stata una medicina utile ad evitare che la barca affondasse, ma non la cura che risolve tutti i mali (leggi equivoci tattici) che la Roma si porta dietro da un po’ di tempo. E se Daniele De Rossi ha cercato di aiutare se stesso e l’allenatore andandosi a ritagliare un ruolo da secondo regista al fianco di Panagiotis Tachtsidis, ci sono altri casi che rimangono irrisolti. Su tutti quelli di Miralem Pjanic e Mattia Destro. Il primo è quello più spinoso perché il bosniaco è diventato, di fatto, la quinta scelta in un centrocampo in cui Zeman ha eletto al ruolo di titolari inamovibili Alessandro Florenzi e Tachtsidis, mettendo in discussione tutti gli altri. E tra gli «altri», oltre allo stesso Pjanic, ci sono De Rossi e Michael Bradley. Un lusso che in pochi possono permettersi, considerando che in estate la Roma aveva rinunciato alle lusinghe di Barcellona e Tottenham, pronte ad offrire cifre importanti per l’ex dell’Olympique Lione.

Prima della gara di Genova —senza alzare la voce—Pjanic aveva fatto notare che preferisce essere utilizzato da regista, come in nazionale. Il tecnico boemo gli ha risposto mandandolo in panchina, affermando che lui lo vede intermedio e che in regia il titolare è Tachtsidis, poi ci sono Bradley e De Rossi. Più facile, semmai, vederlo come vice Totti, alto a sinistra nel tridente, posizione occupata negli ultimi minuti a Marassi dopo l’uscita dal campo di Osvaldo e lo spostamento al centro del capitano. In ogni caso, però, c’è la sensazione—condivisa dallo stesso giocatore — che in questo momento Zeman non consideri Pjanic un titolare. Situazione appena meno esplosiva quella di Mattia Destro. Il centravanti è fermo per un problema muscolare: ieri non si è allenato e si è sottoposto a degli esami strumentali che hanno evidenziato un’elongazione al soleo della gamba destra. Non dovrebbe recuperare per la gara di domenica sera contro l’Udinese, l’obiettivo è riaverlo a disposizione per la trasferta di Parma (mercoledì 31). Il suo inizio di stagione è stato più tribolato del previsto e l’esplosione di Osvaldo, l’inamovibilità di Totti e la crescita di Lamela — tutti e tre a segno contro il Genoa — non lo aiutano a rimanere tranquillo. Con tante partite a disposizione e tre attaccanti sempre in campo, ci sarà spazio anche per lui ma in questo momento Destro non può considerarsi un titolare.

Un po’ come Fabio Quagliarella nella Juventus. Ieri l’attaccante napoletano ha mandato messaggi d’amore all’allenatore giallorosso: «Io non ho nulla contro Zeman — le sue parole al settimanale «Chi» in edicola oggi —, anzi, se devo essere sincero, lo stimo. Fa un gioco offensivo ideale per gli attaccanti e un giorno mi piacerebbe essere allenato da lui. Nella vita mai dire mai». Chissà come l’avranno presa a Torino. Chi non ha preso bene la sconfitta a tavolino comminata dal Giudice Sportivo per la gara non giocata contro la Roma è il Cagliari, che ha presentato ricorso al Tar. «Puniscano me—è l’autodenuncia del presidente Cellino — ma non la squadra e i nostri tifosi». Notizie dal campo. Solo fisioterapia per Totti, Florenzi e Taddei che oggi dovrebbero tornare a disposizione. Assente Dodò a causa di una sindrome influenzale: per lui i guai sembrano non finire mai.