rassegna stampa roma

Pioli troppi errori. Garcia bene tattica e cambi

Ora, la Roma andrà in Champions direttamente. Con quale squadra? C’è bisogno di tre o quattro acquisti per far dimenticare ai tifosi lo scempio di gennaio

Redazione

Ha vinto la squadra che non era favorita, come talvolta capita nei derby. Con merito? Forse sì, ma non c’è dubbio che i motivi sono diversi.

Il primo: la Lazio non ha praticamente avuto in campo i due elementi che più l’avevano contraddistinta in questo ultimo periodo, e cioè Candreva e Felipe Anderson, nulli dall’inizio alla fine del match. Secondo: Pioli ha clamorosamente sbagliato a far giocare Biglia, ancora acciaccato, il quale ha camminato per tutti i novanta minuti senza mai incidere nella partita. Terzo: i biancazzurri non hanno avuto la grinta e la lucidità indispensabili in un incontro del genere. Quarto: la squadra non ha saputo affondare nel primo tempo della gara, quando a dirigere la manovra era soltanto lei. Quinto: la Lazio si è lasciata imbrigliare dalla difesa attenta della Roma, e se si esclude la grande occasione mancata da Klose in avvio di gara, non ha mai impensierito il pacchetto arretrato giallorosso.

Al contrario, Garcia ha indovinato la tattica e, al momento opportuno, ha fatto i due cambi che hanno dato al match un volto nuovo. Con Pianic e Ibarbo, al posto di Keita e Totti, i giallorossi sono cresciuti e non hanno mancato di andare in gol quando si è presentata l’occasione.

Ora, la Roma andrà in Champions direttamente. Con quale squadra? C’è bisogno di tre o quattro acquisti per far dimenticare ai tifosi lo scempio di gennaio. La palla passa a Sabatini, ma Garcia non dovrà accettare supinamente quel che vuole la società. Dovrà dire la sua se ha intenzione di competere in Europa e in Italia con qualche chance di andare avanti e di non fermarsi al primo turno. Per la Lazio, invece, tempi difficili.

A Napoli, domenica prossima, non dovrà perdere, altrimenti si getterà al vento una stagione che ha fatto sognare i tifosi. Non sarà facile, perché anche per la squadra di Benitez si tratta dell’ultima spiaggia. Saranno altri novanta minuti di sofferenza pura.