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Per la Roma vittoria vuol dire Champions Garcia: “Qui c’è fame”

(Corriere della Sera – L.Valdiserri) Quando arrivò alla Roma, raccogliendo le macerie del derby di Coppa Italia perduto in finale, Rudi Garcia si pose un pragmatico obiettivo: rientrare in Europa dopo due anni di assenza quasi completa

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(Corriere della Sera - L.Valdiserri)Quando arrivò alla Roma, raccogliendo le macerie del derby di Coppa Italia perduto in finale, Rudi Garcia si pose un pragmatico obiettivo: rientrare in Europa dopo due anni di assenza quasi completa (nella stagione 2010-2011 i giallorossi uscirono al preliminare di Europa League, il 25 agosto).

Se questa sera la Roma riuscirà a battere il Parma — negli 82 minuti del recupero della partita sospesa dall’arbitro De Marco il 2 febbraio, per impraticabilità del campo — Garcia avrà già migliorato di molto quel proposito: a 7 giornate dalla fine, infatti, la Roma raggiungerebbe 21 punti di vantaggio sulla Fiorentina, quarta. Cioè preliminari di Champions League.

Un risultato che dieci mesi fa sembrava impossibile e che adesso sta stretto ai tifosi giallorossi e allo stesso Garcia. Come dice il tecnico francese: «Giochiamo solo noi, possiamo guadagnare punti sia alla Juve che al Napoli». Ma Garcia crede davvero che lo scudetto sia ancora un traguardo possibile o conta solo la difesa del secondo posto? Ecco la risposta: «Sono un tipo ottimista, positivo e ambizioso. Dobbiamo essere tutti così e guardare avanti: è il modo migliore per ottenere qualcosa di più».

Ma può la Juve, battuta due volte in tutto il campionato, perdere tre partite nelle sette che restano? «Ma non c’è bisogno che la Juve perda: si lasciano per strada punti anche quando si pareggia. Se succede, dobbiamo farci trovare pronti. In altri campionati ci sono state rimonte che tutti consideravano impossibili. Non faccio percentuali scudetto, ma noi abbiamo tanta fame, siamo carichi».

Della sua squadra si fida a occhi chiusi: «Ci lavoriamo da inizio anno. I giocatori sanno che quando chiedo una cosa possono fare uno switch , un cambio. Sono tranquillo perché ho giocatori che hanno questa mentalità».

Rispetto all’undici che ha battuto il Sassuolo mancherà lo squalificato Nainggolan (al suo posto Taddei), mentre torneranno dal primo minuto Maicon e Totti, che ha nel Parma la sua vittima preferita: ha segnato agli emiliani 19 volte (18 in campionato, uno in Coppa Italia) e nella gara di andata ha messo a segno il primo dei suoi 6 gol stagionali. Insieme al capitano ci saranno Destro (10 gol, quattro vittorie su quattro quando è partito titolare insieme a Totti) e Gervinho.

Ha più problemi di formazione Donadoni, che non ha convocato né Cassano (caviglia) né Paletta, oltre al lungodegente Gargano e a Felipe (squalificato): «Sarà tutto condizionato dalle disponibilità dei giocatori. È inutile negarlo: siamo in emergenza. Felipe è squalificato, Rossini è rientrato in gruppo da poco. Abbiamo in pratica solo Lucarelli come centrale. Ci sono momenti del campionato nei quali accadono infortuni a catena e, purtroppo, sono arrivati proprio quando avevamo tante gare consecutive da affrontare»

Dopo 17 gare in campionato senza sconfitta, il Parma ha perduto le ultime due (Juve e Lazio) ma è ancora in piena corsa per un posto in Europa League: «Proprio per le assenze dovremo essere ancora più bravi. Per un posto in Europa siamo in tanti, ognuno è padrone del suo destino. La Roma è forte, ma ce la giochiamo». Con due tifosi in più, questa sera: Juventus e Napoli.