La Roma ha messo le sue carte sul tavolo e adesso aspetta che Luciano Spalletti faccia altrettanto. James Pallotta è ripartito ieri pomeriggio dall’aeroporto di Ciampino, anche per dribblare il caos degli arrivi per le celebrazioni del 60.mo anniversario della firma dei Trattatidi Roma. Il colpo a effetto lo aveva sferrato mercoledì sera, con la cena in cui aveva convocato gli "StatiGenerali" giallorossi. Insieme a lui e a Luciano Spalletti c’erano: Umberto Gandini (a.d.), Mauro Baldissoni (d.g. ), Ricky Massara (d.s.), Alex Zecca (braccio destro calcistico di Pallotta) e Franco Baldini (consulente del presidente ed ex d.g. della prima Roma "americana"). La proposta fatta a Spalletti è un contratto pluriennale alle cifre attuali, 3 milioni netti a stagione più bonus per le vittorie. Un corteggiamento vero e proprio perché l’allenatore toscano è considerato la miglior soluzione possibile, come riporta Valdiserri su Il Corriere della Sera.
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Pallotta: pluriennale per Spalletti, ma c’è una dead-line per accettare
La proposta al tecnico giallorosso è un contratto a 3 milioni di euro netti a stagione più bonus vittorie
È vero, ci sono una semestrale in rosso (-53,4 milioni di euro) e riscatti obbligatori per altri 25 milioni (Juan Jesus, MarioRui, Perotti), ma si può fare un buon mercato vendendo cash e comprando "a rate", come ha fatto l’Inter con Gagliardini. L’allargamento della Champions aiuterà: il bilancio in vera sofferenza sarà il prossimo, ma poi si potrà investire di più. La vittoria resta l’obiettivo, ma si può raggiungere anche in due o tre anni, consolidando squadra e società. Tutto questo è stato proposto a Spalletti, che non doveva dare una risposta immediata tra una pizza e una tagliata. Però la Romanon aspetterà all’infinito. Quella di Spalletti deve essere una scelta e non un ripiego perché non c’è di meglio. Il discorso di tenere tutti sulla corda va bene, ma c’è una dead-line fisiologica. Battere la Lazio, qualificarsi per la finale di Coppa Italia e annunciare il rinnovo sarebbe il top per Pallotta. Totti e De Rossi hanno il contratto in scadenza, a Nainggolan e Manolas erano stati promessi adeguamenti. Spalletti ha monopolizzato l’attenzione, ma il mondo Roma non finisce lì.
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