Come se non bastassero le notizie incerte riguardo al futuro della proprietà della società giallorossa - ieri il Financial Times ha rilanciato la candidatura di Dan Friedkin che sarebbe pronto a sedersi di nuovo al tavolo delle trattative ma senza aumentare l’ultima offerta che era di 575 milioni - nelle ultime ore in casa romanista, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera, è deflagrata una nuova bomba: la rottura, quasi certamente definitiva, tra il presidente James Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che nelle ultime ore sono stati protagonisti di una telefonata che la presenza di un traduttore non ha contribuito a rendere meno infuocata. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lunga intervista rilasciata qualche giorno fa a Sky in cui il d.s. ancora una volta ha usato toni forti e poco apprezzati dal resto della dirigenza.
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Pallotta-Petrachi, rottura. Il divorzio è a un passo
Roma, duro scontro tra patron e ds. De Sanctis in pole position
Il coronavirus ha scombinato i piani del presidente, che sarà costretto a rimanere al timone almeno fino alla fine dell’anno, ma il rapporto con Petrachi non si è ricucito. Anzi, il suo essersi allontanato dalle questioni giallorosse durante tutto il lockdown in cui ha avuto pochi contatti con gli altri dirigenti e quasi nessuno con la squadra, ha peggiorato la situazione.
Il cambio di strategia sul prossimo mercato, a Petrachi è richiesto un vero e proprio miracolo nel dover tagliare il monte ingaggi mantenendo inalterato il valore tecnico della squadra, e il ritorno in auge di personaggi come Franco Baldini hanno fatto il resto.
C’è la possibilità che il divorzio possa consumarsi anche prima del termine della stagione, in pole c’è Morgan De Sanctis, uomo della società, attualmente supervisore del settore giovanile.
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