La proprietà americana cambia strategia e l'annuncio arriva direttamente dal presidente Pallotta. "Avrei voluto prenderlo prima, sapevamo di avere un gruppo forte ma mancava una guida". Queste le parole del presidente su Spalletti, ma soprattuto la promessa di aver terminato le rivoluzioni e di voler solamente integrare la rosa attuale con piccoli aggiustamenti e gli inserimenti dei giovani migliori.
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Pallotta annuncia: «Pjanic resta e non ci saranno più rivoluzioni»
Il patron della Roma: «Serve solo qualche correttivo, Spalletti dovevo prenderlo prima»
Le voci di mercato sui pezzi pregiati della squadra hanno infastidito Pallotta: "Si parla della cessione di Pjanic ma non è così: io voglio che resti, si trova molto bene qui. Anche solo parlarne fa molto male alla squadra, sono stanco di queste voci". Proprio il bosniaco avrebbe chiesto una smentita ufficiale, arrivata per bocca del presidente.
Un altro che non dovrebbe partire è Manolas. Il centrale greco, infatti, si è trovato al centro di una fuga di notizie: il sito Football Leaks ha rivelato che l'Olympiaocos detiene i diritti sulla metà dei proventi di una eventuale cessione del difensore se consumata entro il primo settembre 2016. "Se fino ad ora abbiamo commesso un errore è stato cambiare spesso la rosa ed effettuare troppe operazioni di mercato". I prezzi pregiati, per vari motivi, resteranno a Trigoria, aprendo una nuova fase dell'era USA della Roma.
La prima era, quella delle plusvalenze orchestrata da Sabatini, è stata una necessità e non una scelta, specifica Pallotta. "Sabatini ha fatto un ottimo lavoro: avevamo ereditato una situazione economica complessa e dovevamo fare delle operazioni per sistemare il bilancio. Abbiamo preso giocatori forti, ma alcuni abbiamo dovuti venderli per via delle direttive della Uefa e non c’era possibilità di scelta. Le trattative nel calcio sono molto bizzarre, a volte quasi cinematografiche, nel prossimo mercato faremo solo qualche correttivo integrando alcuni giovane". Per poi aggiungere sul vivaio: "È stato molto importante il lavoro svolto da Bruno Conti, Ricky Massara e da Alex Zecca con questa Academy che considero tra le migliori, così come voglio sottolineare il ruolo di Alberto De Rossi, autore di un lavoro eccezionale".
Non una parola, invece, su Totti. Sul derby, viceversa, Pallotta dice la sua: "Per come stavamo giocando ultimamente mi sentivo tranquillo. Sono contento che abbia segnato Dzeko. Noi vogliamo vincere lo scudetto, non ho intenzione di andare da nessuna parte, e poi ho uno stadio da costruire: ci sono delle questioni in sospeso, ma sono risolvibili".
(Gianluca Piacentini)
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