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Ora i calciatori della Roma sognano un ritiro di due mesi

LaPresse

Il piano della Serie A: in campo da maggio a fine giugno. È lite con la Uefa

Redazione

Togliete il pallone a un calciatore e andrà in tilt. La speranza della Roma è fare una fatica bestiale, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

Ricominciare e andare avanti a testa bassa, senza fermarsi mai, una partita ogni tre giorni fino al 30 giugno e, se necessario, al 15 luglio, attraverso una deroga per allungare i contratti. Per i calciatori sarebbe un ritiro permanente, ma lo sognano pure loro

L’ultima data utile per rimettere in piedi la Serie A è il 9 maggio, giocando mercoledì e domenica, per giocare 12 giornate e, se è possibile, inserire Champions e Europa League con partite «secche» nei quarti e Final Four. Un piano ambizioso, forse troppo.

Oggi sarà un giorno decisivo per capire se e come la Roma (campionato e Europa League) potrà tornare in campo. La Lega Calcio ha ribadito ieri all’unanimità "la volontà di portare a termine il campionato, non appena le disposizioni delle autorità governative e le condizioni sanitarie lo permetteranno".

Per organizzare le Coppe europee, la Uefa vorrebbe al più presto i nomi delle partecipanti, congelando le graduatorie anche a campionati non conclusi. La Roma, in questo caso, sarebbe quinta e in Europa League.