Se il brasiliano Malcom non ci avesse ripensato quando c’erano già i tifosi ad aspettarlo a Fiumicino, e non avesse preferito il Barcellona, quasi certamente oggi Steven Nzonzi non sarebbe un calciatore della Roma, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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Nzonzi: “La Juve come il Psg, inizio difficile ma siamo forti”
Il francese della Roma: "Finora poca continuità,stiamo migliorando"
Eppure "El Pulpo", questo il soprannome che gli diede Jorge Sampaoli dopo una partita nel campionato spagnolo in cui aveva recuperato una quantità industriale di palloni, ci ha messo un po’ prima di prendersi la Roma. Con 923 minuti giocati in stagione, il francese è il terzo giocatore di movimento per minutaggio alle spalle di Dzeko (1080), Fazio (979) e Manolas (930) oltre al sempre presente (1170) Olsen. Per non dover rinunciare a uno tra lui e De Rossi, il tecnico ha ridisegnato la squadra con il 4-2-3-1, anche se domani a Firenze il capitano potrebbe non esserci e Di Francesco sarebbe costretto a tornare al 4-3-3. "Mi so adattare - le parole dell’ex Siviglia a Sky - con due mediani abbiamo fatto bene, a tre dobbiamo migliorare. Per me è fondamentale allenarmi e sentirmi bene, così posso dare il mio contributo. Daniele mi ha aiutato molto al mio arrivo, mi dà consigli, fa un po’ da intermediario quando il tecnico spiega gli schemi".
Sulla sfida di sabato al Franchi dice: "Tutte le partite sono difficili, specie quelle fuori casa. Dobbiamo vincere, non abbiamo avuto grande continuità in campionato ma stiamo migliorando. L’importante è però raggiungere gli obiettivi. Abbiamo avuto un inizio difficile ma siamo forti, la stagione è ancora lunga. La serie A è un campionato di alto livello, con delle squadre molto bene schierate tatticamente. La Juventus è simile al Psg, entrambe negli ultimi anni hanno dominato i rispettivi tornei".
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