Lasciare dopo la vittoria di un trofeo? Questo ormai sembra l’ultimo obiettivo-desiderio di José Mourinho, scrive Gianluca Piacentin i su Il Corriere della Sera. Una situazione (eventuale), tra l’altro, che lo Special One conosce bene: dall’Inter andò via durante i festeggiamenti per la vittoria della Champions League (e del triplete) nel 2010, lasciando lo stadio Bernabeu di Madrid sulla macchina del Real, sua nuova squadra. Di sicuro, a 4 giornate dalla fine del campionato e a 5 punti dal quarto posto dell’Inter, ci sono pochi dubbi sul fatto che per la Roma la strada per giocare la prossima Champions passi solamente dalla vittoria dell’Europa League. Nonostante le difficoltà dovute agli infortuni, la grande empatia che c’è tra Mourinho e la squadra, il senso di appartenenza dei calciatori e il supporto del pubblico potrebbero fare il miracolo. Servirà per trattenerlo nella Capitale? Mou ha un altro anno di contratto: dovrà essere lui, nel caso, a rompere con la Roma. I segnali e le dichiarazioni degli ultimi tempi lasciano pensare ad un addio, ma lo stesso tecnico in passato ha ammesso di farsi travolgere, a volte, dal senso di frustrazione per una situazione finanziaria con cui in carriera non ha mai dovuto fare i conti. E che continuerà anche il prossimo anno.
Il Corriere della Sera
Mourinho, l’Europa League unica strada per la Champions. Poi l’addio
I segnali e le dichiarazioni degli ultimi tempi lasciano pensare che il prossimo anno lo Special One non sarà più il tecnico della Roma
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