Né possesso palla né contropiede scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. La parola d’ordine è un’altra: vincere. Senza se e senza ma. "La Roma che mi piace di più è quella che vince e contro la Lazio voglio una Roma che vince". José Mourinho riduce il derby all’estrema sintesi, tanto più dopo la sconfitta nella partita di andata che non gli è piaciuta per risultato, arbitraggio e atteggiamento della Lazio, che secondo lui giocò da "piccola squadra". Piccola o grande, però, vincente ed è questo che, per un "risultatista" come lo Special One è e resta il vero problema. Con Sarri se l’è cavata con una battuta dopo la partita contro il Vitesse ("Noi abbiamo faticato, i laziali stavano a riposo a fumare con Maurizio"), con Zeman va invece sul pesante: "Zeman dice che la Lazio è favorita? Non potete aspettarvi che risponda. Io sono un tecnico con 25 titoli, lui con due campionati di serie B. Se mi fate una domanda in relazione a Trapattoni o Capello posso rispondere, su Zeman no". Come se la libertà di opinione fosse legata ai risultati. Il miele è riservato solo ai tifosi della Roma: "Quando gioco un derby non lo faccio pensando a me stesso, ma a quelli che lo hanno nel sangue fin da quando sono nati, cioè i tifosi. Non ti devi mettere nella posizione da allenatore ma nella prospettiva di chi è più importante, cioè il tifoso. Per questo non posso scegliere il derby più importante tra tutti quelli che ho vissuto".
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Corriere della Sera
Mourinho: “La Roma che mi piace è solo quella che vince”
Lo Special One riduce il derby all’estrema sintesi, tanto più dopo la sconfitta nella partita di andata
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