Gol, spettacolo e polemiche per un pareggio che alla fine lascia un senso di amaro più al Milan che alla Roma. Tre volte in vantaggio e tre volte riacchiappati, i rossoneri di Pioli conquistano un punto che comunque consente loro di allungare ulteriormente in classifica. Si sarebbe potuto anche parlare di fuga, ma il gol di Kumbulla all’84 ha fissato il risultato sul definitivo pareggio. Risultato che dà una scossa alla Roma - scrive Carlos Passerini su Il Corriere della Sera - che ha avuto il merito di crederci fino alla fine. Per i rossoneri è stata comunque una prova di forza. C’è stato un tempo in cui il contraccolpo della positività al Covid di un leader come Donnarumma a poche ore da una partita di questo genere sarebbe stato tremendo. Ma se il Milan è lassù, di certo non c’è nulla di casuale.
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Milan-Roma, show e topiche
Doppietta di Ibra, papera di Tatarusanu, la Roma pareggia, l’arbitro è il peggiore
Pioli s’affida a tutti i suoi titolari, incluso Calhanoglu, protagonista di un rientro lampo dopo la distorsione alla caviglia. Fonseca recupera il non più positivo Mancini, che ha come compito principale la marcatura di Ibrahimovic. Una strategia chiara — chili e centimetri per provare a fermare lo svedese — ma che va subito in tilt, quando dopo nemmeno due minuti la difesa si fa sorprendere da un lancio di Leao per Ibra, che anticipa Mirante e mette dentro. Fonseca è una furia, il più vivo è Dzeko: è lui a riacchiappare la partita sfruttando un’uscita sbagliata di Tatarusanu. Protagonista diventa Mirante, che le prende tutte, non però il destro col quale Saelemaekers all’alba della ripresa riporta avanti il Diavolo. Sembra l’episodio clou, solo che a quel punto l’arbitro Giacomelli concede due rigori inesistenti, uno per parte, il secondo come chiara compensazione per il primo. Veretout fa pari, Ibra firma il nuovo sorpasso, ma poi, a sei minuti dal 90’, su un corner, proprio lo svedese liscia una palla che finisce a Kumbulla per il pari finale. Una beffa per il Milan, sfuma così la fuga.
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