(Corriere della Sera - G.Piacentini) -Montella-Roma, contatto. Dopo le voci degli ultimi giorni, la giornata di ieri potrebbe aver segnato un punto decisivo per il possibile ritorno dell’«Aeroplanino».
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Roma, Montella contattato da Baldini
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Montella-Roma, contatto. Dopo le voci degli ultimi giorni, la giornata di ieri potrebbe aver segnato un punto decisivo per il possibile ritorno dell’«Aeroplanino».
Per la prima volta - sabato scorso dopo la partita c’era stato solo un rapido saluto tra i dirigenti giallorossi e il tecnico del Catania - la Roma si è mossa ufficialmente. A comporre il numero di telefono di Montella e ad esporgli il nuovo progetto romanista è stato Franco Baldini, che ormai si è arreso alla volontà di Luis Enrique di tornarsene in Spagna: ieri non c’è stato nessun vertice per convincerlo a rimanere ma un brindisi (di addio?) per festeggiare con un giorno di ritardo il compleanno dell’asturiano. Il d.g. non vuole farsi trovare impreparato e, come fece quando dovette rimpiazzare Fabio Capello, vuole avere la soluzione subito pronta. All’epoca la scelta cadde su Cesare Prandelli - che ieri si è chiamato fuori ribadendo di avere un contratto con la Figc sino al 2014 - mentre stavolta il prescelto è l’«Aeroplanino». Da qui a dire che Montella sarà sicuramente il prossimo allenatore della Roma ancora ce ne vuole - e per questo Baldini sta tenendo in caldo altre piste (l’ipotesi Villas Boas non è del tutto tramontata) ma sono molti gli indizi che portano a questa soluzione. E che non provengono solo dall’interno di Trigoria, dove già nei giorni scorsi erano cominciate a circolare le prime ammissioni sul nome dell’ex tecnico dei Giovanissimi nazionali, ma soprattutto dall’esterno. «Montella non allenerà il Palermo perché sarà l’allenatore della Roma», le parole del patron rosanero Zamparini a cui vanno aggiunte quelle di Pietro Lo Monaco. L’ormai ex dirigente del Catania, che ha portato in Sicilia l’allenatore, ha consigliato a Vincenzo di «scegliere per il bene della sua carriera». Difficile prenderlo come un invito a rimanere a Catania.
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