Il sogno di tutti i bambini del mondo – giocare una partita della Coppa del mondo al Maracanà – per loro è diventato realtà. Miralem Pjanic e Senad Lulic, il romanista e il laziale, lo hanno fatto insieme con la maglia della Bosnia, in un debutto emozionantissimo per loro il Paese e pure un po’ sfortunato.
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Lulic: «Sono felice per Candreva». Pjanic: «Roma, prendi Dzeko»
Avversari nel derby, in Brasile hanno giocato con la maglia della Bosnia in un debutto emozionantissimo per loro il Paese e pure un po’ sfortunato.
Contro l’Argentina poteva finire diversamente se la Bosnia non fosse andata sotto dopo tre minuti per un autogol, figlio dell’emozione, o se Lulic non avesse trovato sulla sua strada Romero, nel finale del primo tempo, con una parata miracolosa: «Devo dire la verità: avevo visto la palla già dentro. Chissà se mi capiterà ancora un’occasione così al Maracanà! Peccato, perché abbiamo giocato un’ottima partita e meritavamo il pareggio. Sono sicuro che se fossimo arrivati sullo 0-0 alla mezzora o se la partita fosse durata altri 15 minuti dopo il 2-1 non avremmo mai perso. Ma era solo la prima, contro i più forti del girone. Adesso avanti, contro Nigeria e Iran».
Lulic ha giocato una buona gara, impreziosita anche dall’assist per il gol di Ibisevic, ininfluente sul risultato ma comunque storico, perché il primo segnato dalla Bosnia in un Mondiale. Possibile che una prestazione così sia la chiave per avvicinare la Juve? «La testa è soltanto al Mondiale. Sono contento per l’Italia, che ha giocato bene contro l’Inghilterra, e per Candreva, che ha fatto anche lui un bell’assist».
Pjanic ha appena rinnovato con la Roma e, semmai, vorrebbe rafforzarla portando un altro bosniaco, Edin Dzeko: «Lui dice che gli piace l’Italia, chissà... Di sicuro sarebbe un gran rinforzo». L’Italia e il campionato italiano, purtroppo, non sono la stessa cosa e strappare Dzeko al City e alla Premier League sarà tutt’altro che facile.
La partita del romanista è stata a due facce. Normale nel primo tempo, quando Misimovic calamitava il gioco e lo costringeva a fare il mediano (Pjanic è stato il secondo giocatore bosniaco ad aver percorso più metri, 12.182, secondo solo a Muhamed Besic, 12.271, promettente 21enne che gioca in Ungheria con il Ferencvaros). Buona nella ripresa, quando Susic gli ha lasciato il comando della squadra. Possibile che contro Nigeria e Iran la Bosnia giochi con due punte – Dzeko e Ibisevic – più Mire trequartista: «Le scelte spettano al c.t., io faccio quello che serve. Certo, contro Nigeria e Iran servono sei punti. Ma se giochiamo così ce la possiamo fare». Dall’altra parte, non ci sarà Messi.
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