rassegna stampa roma

Lucho: “Roma, troppi errori”

(Corriere della Sera – G.Piacentini) «La parola fine la metteremo quando decideremo di rendere pubblico quello su cui stiamo lavorando». Sotto il nubifragio di Catania, Daniele De Rossi torna a parlare del rinnovo del suo contratto.

Redazione

(Corriere della Sera - G.Piacentini) «La parola fine la metteremo quando decideremo di rendere pubblico quello su cui stiamo lavorando». Sotto il nubifragio di Catania, Daniele De Rossi torna a parlare del rinnovo del suo contratto.

E ancora una volta decide di non rivelare nessun particolare della trattativa che c'è tra lui e la società. «Quando sarà deciso - le sue parole a Sky - sarò il primo a venire a parlare. I tifosi hanno il diritto di sapere, dire le cose tanto per dirle non mi piace anche perché siamo in una fase in cui quello che dico oggi potrebbe non valere più tra una settimana. I tempi? Non lo so, sta diventando una telenovela e non mi piace, anche perché non c'è motivo, se non quello che non si è ancora trovato un accordo». Sulla questione è intervenuto ancora una volta anche Francesco Totti. «Spero che Daniele possa restare e firmare il prima possibile. Deve decidere con calma. Uno scudetto in futuro con lui? Spero di esserci... Quest'anno pensiamo a fare del nostro meglio, dal prossimo anno si costruirà una squadra ancora più forte». Sulla sospensione non ha dubbi. «Era doveroso interrompere la partita. Continuare era inutile per entrambe le squadre. Cercavamo di fare il nostro gioco, ma non si poteva su quel campo. Stavo bene, anche se era la terza partita consecutiva».

Pensiero condiviso proprio da De Rossi. «Non era un campo adatto alla Roma, ma nemmeno al Catania perché loro giocano molto bene a calcio. È meglio rigiocarla su un campo normale. L'ammonizione dopo il gol? Sapevo che ero diffidato, è stato un gol importante perché con quel campo sarebbe stata dura recuperare il risultato».

Durante il secondo tempo è stato lo stesso Luis Enrique a chiedere a più riprese al quarto uomo Gervasoni la sospensione della partita. La spiegazione la dà lo stesso tecnico spagnolo al termine della gara. «Ho chiesto la sospensione non solo per la pioggia, ma perché i giocatori potevano farsi male. Per lo spettacolo era giusto fermarsi: dispiace dover fare un'altra trasferta e per i tifosi che devono tornare allo stadio, ma non era possibile continuare in quel modo». La Roma ha sofferto moltissimo sia nel primo tempo, quando il campo era praticabile, sia nella ripresa. «Abbiamo fatto troppi errori e alla fine siamo stati fortunati. La partita era ancora aperta, dopo il pareggio e dopo il riposo abbiamo cambiato modo di stare in campo.Era una partita in cui potevamo migliorare ancora tanto nel secondo tempo, ma con la pioggia non si poteva giocare. Noi l'avevamo preparata come al solito, ma nel campo non sempre è tutto facile. Sul calcio piazzato abbiamo preso il gol ma non è colpa di nessuno, anche perché dopo quattro minuti abbiamo segnato anche noi su calcio piazzato. Se De Rossi ci sarà il giorno del recupero? No, perché l'ho sostituito». Lucho ha ricevuto anche i complimenti di Montella. «La sua mano si vede e gli ho fatto i complimenti. - ha detto l'Aeroplanino - A De Rossi ho detto se viene a giocare un anno col Catania».