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Lucho processa la Roma: «Comportiamoci da uomini»

(Corriere dello Sport – L. Valdiserri) – La squadra segue ancora Luis Enrique? Ma anche: quanti dei giocatori in «rosa» l’asturiano vorrebbe anche per la prossima stagione? Sono due domande alle quali la società Roma dovrà...

Redazione

(Corriere dello Sport - L. Valdiserri) - La squadra segue ancora Luis Enrique? Ma anche: quanti dei giocatori in «rosa» l'asturiano vorrebbe anche per la prossima stagione? Sono due domande alle quali la società Roma dovrà dare risposta al più presto.

 

Mancano sette partite al termine di una stagione che, dal punto dei vista dei risultati, è stata molto deludente: eliminazione dall'Europa League al primo turno contro lo scadente Slovan Bratislava; dodici sconfitte in campionato, tra le quale due derby su due; fuori dalla Coppa Italia ai quarti di finale con un secco 0-3 contro la Juve.

La sconfitta di Lecce, però, è stata diversa dalle altre. Il comportamento in panchina di Luis Enrique, seduto come una statua in panchina per 70 minuti, e il particolare di non aver fatto nemmeno un cambio sono saltati all'occhio di tutti. Il linguaggio dei gesti era chiaro: se volete autogestirvi in campo, con lanci lunghi e gli esterni di difesa «bloccati», fate pure. Ma non sarò vostro complice. E ieri l'asturiano ha parlato alla squadra. Basta figuracce, comportiamoci da uomini: dipende da voi. Questo, in sintesi, il discorso. L'atteggiamento di Lecce ha sconcertato anche qualche dirigente. La difesa del lavoro di Luis Enrique da parte della società, però, è stata completa. Tanto che ieri Baldini e Sabatini hanno parlato con alcuni giocatori «pesanti» della squadra, che hanno ribadito la fiducia nei confronti dell'allenatore. Ma è davvero così? Heinze ha parlato in tempi non sospetti e direttamente con Luis Enrique dei suoi dubbi sulla fase difensiva della squadra, Gago è sulla stessa lunghezza d'onda, Stekelenburg è sull'orlo della crisi di nervi perché a ogni partita si presentano giocatori soli davanti a lui, Taddei ha sempre risposto presente ma gioca in un ruolo che non sente suo. Un po' come Totti. Il rapporto con De Rossi non è stato rafforzato dalla punizione di Bergamo, anche se la dedizione di Ddr alla maglia è assoluta. Tanto da giocare in condizioni fisiche precarie, a rischio di sbagliare. José Angel e Kjaer giocano terrorizzati, Osvaldo e Pjanic sono cani sciolti, soprattutto il primo. Quelli pronti a buttarsi nel fuoco per l'allenatore sono pochi: Borini, Bojan, forse Rosi. Luis Enrique ha contratto anche per la prossima stagione e Baldini lo ha sempre difeso e incoraggiato. La sua idea è continuare con l'asturiano per non buttare via un'intera stagione. L'unico modo per rafforzarlo, però, è comperare quattro o cinque giocatori adatti all' idea di gioco del tecnico.