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Il Corriere della Sera

L’intoccabile Soulé si è preso la Roma e… la fiducia di Gasp

L’intoccabile Soulé si è preso la Roma e… la fiducia di Gasp - immagine 1
È il quarto giocatore di movimento più impiegato della rosa: titolare 20 volte su 21. All’argentino manca uno step: decidere con una big
Redazione

C'è un numero che tanto racconta, a proposito di Matias Soulé. È 67: sono i tocchi di palla in area dell'argentino, appena dentro il vertice dalla parte destra. In quella cifra c'è tutta la trasformazione di un giocatore che con la porta avversaria aveva un rapporto episodico, casuale, non certo strutturale: se arriva, il tiro in porta, tanto meglio, sennò va bene lo stesso. E invece Gasperini ha trasformato questa possibilità in necessità. Ha obbligato Soulé a incidere: quattro gol e tre assist in 15 partite, dentro una squadra che con îl gol ha una relazione complicata e assai poco lineare, vuol dire aver cambiato marcia e modo di giocare.

Tra Gasperini e Soulé il rapporto è solidissimo. Matias è il quarto giocatore di movimento più impiegato della rosa, ha giocato da titolare 20 volte su 21 tra campionato ed Europa, è il post Dybala che è diventato presente: Paulo ha perso la Roma e stasera rischia la quinta panchina consecutiva (è in ballottaggio con Ferguson), Soulé se l'è presa tutta. Dentro un reparto offensivo che, fosse per Gasperini, a gennaio cambierebbe totalmente (e infatti il club vuole accontentarlo regalandogli sia Zirkzee sia Raspadori), Soulé è l’intoccabile. L'argentino ha però fin qui fallito tutte le prove più impegnative, mai incisivo con Inter, Milan e Napoli. Ecco: la sfida è decidere un big match, completare la trasformazione da talento in campione.