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Le preoccupazioni di Garcia: campo e sindrome cinese

(Corriere della Sera – L.Valdiserri) La rivale da battere sul campo, domani sera nel Monday Night, è il Cagliari.

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(Corriere della Sera - L.Valdiserri)La rivale da battere sul campo, domani sera nel Monday Night, è il Cagliari. Un’avversaria che, negli ultimi due campionati, ha vinto all’Olimpico causando disastri alla Roma: due anni fa rovinò il debutto casalingo a Luis Enrique, facendo nascere subito tanti dubbi tra i tifosi. L’anno scorso costò addirittura la panchina a Zdenek Zeman, esonerato dopo un 4-2 in cui il portiere Goicoechea si esibì in una «paperissima». La rivale nascosta è la Juventus che, in caso di vittoria oggi pomeriggio a Livorno, balzerebbe al primo posto in classifica, mandando in campo la Roma, per la prima volta in stagione, da inseguitrice. Una pressione che Rudi Garcia esorcizza così: «La giornata di campionato finisce lunedì sera: vinciamo la nostra partita e resteremo in testa. Dipendiamo solo da noi stessi ».

Sullo sfondo, però, ci sono anche due «nemici» inaspettati. Il primo è lo stato del terreno dell’Olimpico, dopo due giorni di pioggia e le mischie di Italia-Argentina di rugby. Garcia, che nel pomeriggio ha accettato l’invito del collega francese Brunel, c.t. dell’Italrugby, in mattinata era stato più dubbioso: «Spero sia possibile giocare bene , perché la palla nel calcio deve rotolare sul campo, mentre nel rugby non è richiesto. Non ho mai visto giocare una partita di rugby due giorni prima di una di calcio, mi sembra frutto di una programmazione strana. Tra le qualità di una squadra, comunque, c’è anche quella di sapersi adattare al campo, alle condizioni meteorologiche e agli avversari». I giocatori della nazionale di rugby e il direttore degli impianti sportivi della Coni Servizi, Diego Nepi, garantiscono comunque della perfetta tenuta del manto erboso.

Il secondo «nemico», che in breve tempo potrebbe diventare un grande amico ma ora rischia di essere una distrazione, è la trattativa societaria con il colosso cinese Hna, presieduto dal tycoon Chen Feng. «Noi dobbiamo pensare solo al Cagliari», ha intimato Garcia, ma non c’è dubbio che tantissime attenzioni - dei tifosi di sicuro, chissà se anche dei giocatori - in questi giorni sono state attirate dalle vicende societarie. Con una domanda più forte delle altre: il binomio tra cinesi (Chen Feng) e americani (Pallotta) raddoppierà le forze o creerà qualche problema interno? Sotto la regia dell’advisor Rothschild, infatti, UniCredit e Hna Group continuano a scambuiarsi carte e impressioni. L’idea è un ingresso dei cinesi con un aumento di capitale di una quarantina di milioni di euro in Neep Holding, la controllante che ha per due terzi capitale americano e un terzo dell’istituto di credito. Un accordo preliminare potrebbe essere firmato nei primi giorni della prossima settimana. Chen Feng ha interessi nel trasporto aereo, turismo, immobiliare, nel retail e nella finanza: tra le possibilità c’è anche (ma non solo) che metta il nome Hainan Airlines sulle maglie giallorosse, che sono ancora senza sponsor. A Feng dovrebbero toccare due dei tre posti di UniCredit nel CdA della Roma. A Pallotta piacendo.