(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Che l'Italia calcistica non sia un paese per giovani è risaputo. Basta vedere l'età media della serie A, soprattutto nelle formazioni di vertice.
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Lamela: «Non ho detto a Osvaldo: tu non sei Maradona»
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Che l’Italia calcistica non sia un paese per giovani è risaputo. Basta vedere l’età media della serie A, soprattutto nelle formazioni di vertice.
La Roma, da questo punto di vista, è un'eccezione. Il manifesto del nuovo corso è Erik Lamela, 19 anni, il giocatore più talentuoso arrivato in Italia nell'ultima sessione di mercato. «El Coco» finora ha collezionato 10 presenze in campionato — con 754 minuti è il classe '92 che ha giocato di più dopo Merkel del Genoa (789') — ma è partito con l'handicap di una caviglia malridotta dal Mondiale Under 20 giocato con l'Argentina. In pratica Luis Enrique lo ha avuto a disposizione a fine ottobre: nei due mesi che sono passati dall'esordio con eurogol contro il Palermo fino alla gara di Bologna è riuscito a convincere tutti che i (tanti) soldi pagati al River dalla Roma sono stati ben spesi. In una squadra dove — lo ha detto Luis Enrique — nessuno può considerarsi titolare, lui sta giocando con continuità.
«Sono molto contento — le sue parole a Sky e alla rivista La Roma — del mio rendimento, ma dobbiamo lavorare perché vogliamo raggiungere obiettivi importanti. Anche se ho solo 19 anni, questo può essere un punto d'arrivo della mia carriera. Mi sento un trequartista, mi piace aiutare i compagni durante la partita. Il mio motto è: tutti per uno, uno per tutti. Solo così si diventa squadra. Siamo lontani dal primo posto ma dobbiamo lottare per arrivare in zona Champions».Della lite con Osvaldo si è detto molto ma non, secondo Erik, la verità: «La lite con Pablo è già passata, lui mi ha chiesto scusa, ma una cosa è certa, non gli ho mai detto: “Tu non sei Maradona” e francamente non capisco come siano uscite certe cose». Ha la stessa età di Lamela uno degli obiettivi di Sabatini per il centrocampo: Casemiro. Il brasiliano del Santos, già cercato in estate, si prende con 10 milioni ma, parola del suo agente, «non sono arrivate offerte». Il Porto non cede in prestito Guarin, mentre per Paulinho c'è da risolvere la questione del cartellino: il Corinthians ne detiene solo il 10%. Secondo il Sun il difensore Corluka (Tottenham) sarà giallorosso. Capitolo Borriello: il suo passaggio alla Juve — prestito oneroso e riscatto non obbligatorio di 8 milioni — è bloccato dalla mancata cessione di Amauri, che non andrà al Genoa (preso Gilardino), ma che potrebbe finire alla Fiorentina. Borriello e la Roma aspettano.
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