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rassegna stampa roma

L’amarcord Candela: “Quel 2-2 ci trascinò allo scudetto”

Diciannove anni fa il pareggio in casa della Juve: "Capimmo di essere fortissimi"

Redazione

"Quella sera non abbiamo avuto la certezza dello scudetto, ma la consapevolezza di essere una grandissima squadra" dice Vincent Candela intervistato da Gianluca Piacentini  sul Corriere della Sera.

Quella sera era il 6 maggio del 2001, e la Roma riuscì a pareggiare a tempo scaduto a Torino contro la Juventus (2-2, Nakata e Montella i marcatori) una partita considerata l’ultimo ostacolo verso lo scudetto.

Tra i protagonisti di quello scontro, c’era Vincent Candela. La ricorda bene quella partita? "È stata una festa, abbiamo pareggiato ma è stato come se avessimo vinto".

Avete avuto paura di vanificare tutto? "No, anche se dopo pochi minuti eravamo sotto 2-0. Abbiamo avuto la forza di recuperare il risultato, come avevamo fatto già altre volte. E’ stata la dimostrazione che eravamo una grande squadra".

Eravate molto uniti… "Eravamo il gruppo perfetto, gente come Mangone, Rinaldi, Di Francesco, Lupatelli ha fatto la differenza".

Ha il rammarico di aver vinto poco con quella squadra? "L’anno dopo ci è mancato Batistuta, che aveva troppi problemi fisici. Sono arrivati campioni come Cassano e Panucci, ma si è comunque un po’ alterato l’equilibrio".

Totti la vuole ancora portare a lavorare con lui? "Con Francesco c’è un’amicizia da 25 anni, abbiamo vinto tante battaglie, per lui ci sarò sempre".

Se il campionato dovesse riprendere, dove può arrivare la Roma? "La Roma ha una rosa da prime quattro, se non dovesse centrare la qualificazione in Champions sarebbe una piccola delusione. Ma io punto su Fonseca".