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rassegna stampa roma

La Roma va di corsa

LaPresse

Ventidue gol su 35 segnati nel primo tempo, addirittura 11 tra il 31’ e il 45’. Però nella ripresa sono state incassate 16 reti su 21

Redazione

Se i numeri hanno un senso, la Roma ha molte più probabilità di vincere il big match di domenica contro l’Inter nel primo tempo e di perderlo nel secondo. I numeri delle due squadre, messi a confronto, lo dicono abbastanza chiaramente. La Roma ha segnato 35 gol e ne ha subiti 21 (sul campo): 22 gol sono stati segnati nel primo tempo e 13 nella ripresa. Ancor più sbilanciato il dato dei gol incassati: solo 5 nel primo tempo e 16 nel secondo, cioè più del triplo. L’Inter, al contrario, è molto più pericolosa con il passare dei minuti: la squadra di Antonio Conte ha segnato 41 reti, 13 nel primo tempo e 28 nel secondo. Quasi uguale, invece, il conto dei gol incassati: 10 nel primo tempo e 11 nella ripresa, scrive Luca Valdiserri sul "Corriere della Sera".

Dividendo la partita in sei fasce da 15 minuti, due dati saltano particolarmente all’occhio: la Roma ha segnato 11 gol tra il 31’ e il 45’, l’Inter ha fatto lo stesso sia dal 61’ al 75’ che dal 76’ al 90’. Ventidue gol nella mezzora finale sono la prova provata della forza fisica della squadra nerazzurra e della profondità della sua panchina. Inoltre Fonseca sa benissimo che una delle armi più affilate dell’Inter è la sua strapotenza atletica. Il tecnico portoghese ha già sbattuto il muso contro un’altra squadra molto fisica come l’Atalanta. Proprio per questo ha sfruttato a fondo il turnover nella partita di mercoledì contro il Crotone: Veretout ha giocato solo gli ultimi dieci minuti, Dzeko gli ultimi cinque e Lorenzo Pellegrini l’ultima mezzora. Saranno tutti e tre titolari - e freschi - domenica nell’anticipo delle 12.30. Il rientro di Spinazzola garantisce alla manovra offensiva un centro di gioco ad alta intensità e qualità. Roma-Inter si deciderà molto sulle fasce laterali: Karsdorp e Spinazzola contro Hakimi e Young, più le alchimie tattiche di Fonseca e Conte per equilibrare fase offensiva e difensiva.