Si ricomincia da 10. Sono le reti segnate dalla Roma in dieci giornate di campionato, media bassissima, appena una a partita (la stessa pure in Europa League: 3 gol in tre match). Da questo raccolto misero non si sfugge. Anzi - scrive Ugo Trani su Il Corriere della Sera - c'è da chiedersi come Gasperini sia riuscito a salire così in alto, ad essere secondo insieme con l'Inter e il Milan e a un punto dal Napoli capolista. La risposta più semplice: Svilar ha fatto la differenza. Fine. La miglior difesa, grazie alle prodezze del portiere, si sostituisce all'attacco che non è nemmeno da metà classifica. avendo perso Dybala e chissà fino a quando (oggi gli accertamenti, ma la lesione all'adduttore sinistro è già stata confermata, bisogna capire solo il grado: almeno un mese di stop e il rischio di rivederlo nel 2026 è l'ipotesi che nessuno si sente di scarta-re) e dovendo aspettare il post sosta per sapere se potrà riavere Ferguson. Le chance devono trasformarsi in reti. A pensarci sono chiamati i soliti noti: Soulé, il miglior marcatore con 3 reti, Dovbyk fermo a 2 e gli altri che hanno garantito il minimo cioè Wesley, Hermoso, Cristante e Pellegrini (in coppa altri due difensori, a segno Ndicka e Mancini). Oltre a Dybala, ha usato Soulé, Pellegrini, Baldanzi, Bailey e Dovbyk. Con questi 5 dovrà affrontare le prossime due gare, giovedì a Glasgow contro i Rangers e domenica all'Olimpico contro l'Udinese. A loro si aggiungerà proprio El Shaarawy. L'unico centravanti è Dovbyk, ma non è detto che le giocherà entrambe. A proposito: lui, Baldanzi e Pellegrini dovevano partire la scorsa estate. Adesso devono aiutare questa Roma sterile.
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forzaroma rassegna stampa roma il corriere della sera Dybala c’è lesione. La Roma sveglia Bailey e Dovbyk
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