Si dice spesso che la miglior difesa è l’attacco, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera. Però, per permettere a una squadra di sviluppare tutto il suo potenziale offensivo, bisogna per prima cosa saper difendere.
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La Roma ritrova Smalling. È una mossa anche per l’attacco
Senza l’inglese Fonseca ha difeso a cinque perdendo la spinta degli esterni in avanti
La Roma di Paulo Fonseca lo ha sperimentato sulla sua pelle nelle ultime due partite di campionato, per esattezza tutta quella contro il Napoli e il primo tempo contro il Sassuolo. Contro due squadre schierate con il 4-3-3 e con esterni di ottima qualità, l’allenatore portoghese ha scelto una tattica più conservativa, tenendo i due esterni - Karsdorp e Spinazzola - più bassi del solito. Rispetto per la forza degli avversari, ma anche necessità per l’emergenza che ha colpito la squadra privandola di quasi tutti i centrali difensivi a disposizione.
Senza la miglior difesa, Fonseca non se l’è sentita di chiedere ai suoi difensori di affrontare sistematicamente l’"uno contro uno". Il rientro di Smalling, che ieri si è allenato in gruppo, è doppiamente importante; aumenta l’efficacia difensiva e permette una strategia più offensiva. Non è detto che Chris torni titolare a Sofia. La Roma è già qualificata e sicura del primo posto. La trasferta di giovedì, contro il Cska, conta solo per il premio Uefa (570.000 euro per la vittoria, 190.000 per il pareggio), che si va ad aggiungere al gettone di presenza di 2,75 milioni e al milione di bonus per il primo posto nel girone. L’obiettivo di Fonseca è recuperare Smalling per Bologna, visto che Mancini non ci sarà.
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