La Roma è sempre uguale a se stessa. Per quello che si è visto a Verona, nel senso peggiore del termine. Nel 3-3 contro il Chievo, infatti, ci sono tutte le contraddizioni di una squadra costruita male: le tante assenze sono un alibi parziale, e se ieri hanno esordito due giovanissimi come Di Livio e Tumminello, ha giocato dal primo minuto Sadiq ed è rimasto in campo per 90 minuti Maicon, vuol dire che c’è qualcosa che non va.
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La Roma non cambia marcia. Garcia: «Nulla da rimproverare»
"Io dormo sempre bene - il commento del tecnico francese - sono sereno e motivato. Non cerchiamo alibi, ma con una squadra così rimaneggiata non posso dire niente ai miei ragazzi: ci mancavano 6 centrocampisti su 7, praticamente un reparto intero"
Garcia durante la sosta natalizia è rimasto (saldamente?) al suo posto, ma la squadra continua a ripetere gli stessi errori e anche a Verona non è riuscita a gestire il doppio vantaggio. «Io dormo sempre bene - il commento del tecnico francese - sono sereno e motivato. Non cerchiamo alibi, ma con una squadra così rimaneggiata non posso dire niente ai miei ragazzi: ci mancavano 6 centrocampisti su 7, praticamente un reparto intero. Sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà ma la squadra che è scesa in campo poteva comunque vincere: abbiamo perso due punti, eravamo sopra di due reti e poco prima dell’intervallo abbiamo preso un gol che non dovevamo prendere, due su calcio piazzato, e sul secondo del Chievo c’era un fallo commesso su Digne. Sono anche arrabbiato perché meritavamo di vincere, ma la forza di un gruppo è quella di migliorare nei piccoli dettagli che ti fanno perdere dei punti».
La Roma balla in difesa. «Non punto il dito contro la difesa, difendere è l’atteggiamento di tutti e prima della sosta siamo stati quattro partite senza subire reti. Bisogna proteggerla un po’ di più questa difesa: Manolas ha fatto una grande prima parte di stagione, col Chievo non ha commesso nessun errore clamoroso ma non ha neanche disputato la sua miglior partita. Dobbiamo trovare equilibrio, la difficoltà è più sul realizzare gol che sul non prenderli».
(G. Piacentini)
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