La Roma ha già capito Gasperini ma il puzzle va completato

Una squadra che funziona, ma pure una squadra da completare. In 19 giorni si possono fare un mondo di cose, nello sport. Per dire, persino un'Olimpiade dura di meno. Figurarsi - scrive Davide Stoppini su Il Corriere della Sera - se non è un tempo sufficiente, questo, a plasmare la Roma per Gian Piero Gasperini. Meno di tre settimane al Bologna, alla prima di campionato, alla fine degli scherzi e l'inizio del viaggio vero. La Roma ora suda in Inghilterra, davanti altri due test duri contro Aston Villa ed Everton. Ma è giusto fermarsi un attimo e capire cosa e quanto ancora c'è da fare, e cosa invece sta già dando le risposte corrette. La Roma è ancora incompleta. E questo lo sa Gasperini, che non smette di ripeterlo in ogni occasione pubblica. E lo sa pure il d.s. Massara, la fase offensiva è sembrata ancora meno incisiva rispetto a quel che lo stesso tecnico ci ha abituato a vedere all'Atalanta. E questo nonostante l'ottimo impatto di Soulé. Gasp invece lo ha piazzato sulla trequarti (testandolo anche a sinistra, forse in previsione del rientro di Dybala) e gli ha chiesto di essere più incisivo nelle giocate decisive, Risposte ottime sono arrivate da Ferguson: l'irlandese dovrà garantire continuità dal punto di vista fisico. Sui singoli, certo, si può migliorare, leggi Celik: a Gasp non basta Ghilardi per essere felice.