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La Roma gioca di squadra: “Per ripartire insieme”

LaPresse

Zaniolo: "Qui ho tutto". Fonseca: "Voglio restare tanti anni"

Redazione

Oggi come non mai bisogna giocare di squadra e la Roma lo sta facendo in campo e fuori, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

I calciatori hanno dato un segnale di forte attaccamento: nessuno straniero ha chiesto al club di potersi allontanare dalla Capitale, come è successo in molte altre squadre, soprattutto Juventus e Inter. Zaniolo, in un’intervista al Messaggero, ha promesso: "La Roma per me è tutto, perché mai dovrei andarmene via?". L’allenatore Paulo Fonseca ha parlato ieri a Roma Tv, facendo una vera e propria dichiarazione d’amore: "La Roma è più di un club di calcio, voglio rimanere qui tanti anni".

La Roma sta mettendo lo stesso impegno fuori dal campo, in iniziative di solidarietà per combattere gli effetti del coronavirus. Ha lanciato una campagna di raccolta fondi - GoFundMe - per raccogliere 500.000 euro, ma ha anche acquistato in proprio materiale sanitario (mascherine, gel igienizzanti) da distribuire in ospedali e parrocchie e donato all’ospedale Spallanzani tre ventilatori polmonari per la terapia intensiva, cinque per la terapia sub intensiva e otto letti attrezzati. Ieri, in collaborazione con WindTre, ha fornito tre ospedali (Umberto I e Sant’Andrea di Roma, Santa Maria Goretti di Latina) di 50 dispositivi dotati di connessione internet, tra smartphone e tablet, per permettere a ricoverati che ne sono sprovvisti di potersi collegare con casa.

La società giallorossa, sempre attraverso Roma Cares, ha iniziato a contattare i genitori degli abbonati più piccoli: in vista di Pasqua spedirà a casa un pacco a tutti i bambini con l’abbonamento under 10 in cui non mancherà un uovo di cioccolato incartato con i colori giallorossi. Le difficoltà hanno saldato un sentimento tra società e tifoseria che da un po’ di tempo era crollato ai minimi storici. Molti tifosi della Curva si sono offerti come volontari per trasportare i pacchi.