Un duetto bosniaco, quello formato da Pjanic e Dzeko, che rende importanti anche le partite di agosto. Il 2 a 1 di Roma-Juventus è un risultato giusto, con la squadra di Rudi Garcia che ha dominato per 80 minuti, concedendo poi ai bianconeri il gol della speranza e qualche tachicardia ai tifosi giallorossi. C’è voluto, come riporta l'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", un miracolo di Szczesny, al 93’, su colpo di testa di Bonucci, per evitare l’incredibile rimonta. La Juve deve aggrapparsi a questo finale importante e a un colpo di mercato nelle ultime ore. Il resto non c’è ancora.
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La Roma fa la Juve
Ottanta minuti dominati dai giallorossi nel match di ieri pomeriggio contro i bianconeri. I due bosniaci formidabili
Garcia ha provato l'effetto a sorpresa, lasciando fuori Castan, e facendo scalare nel suo ruolo Daniele De Rossi. È un cambio che ha tante conseguenze: 1) condiziona il resto della formazione: c’è Iago Falque per dare equilibrio nel tridente offensivo con Dzeko e Salah; 2) corre un rischio calcolato, a 24 ore dalla fine del mercato, mandando in campo una difesa che ha un attaccante come terzino destro (Florenzi), un centrocampista a fare il libero (De Rossi) e un terzino sinistro che ha fatto due allenamenti con i compagni (Digne); 3) manda in panchina per la seconda volta Francesco Totti, evento che non era mai successo all’inizio di un campionato, se non per infortunio. I risultati sono una manovra fluida e un ritmo più alto, che ha portato conseguentemente alla punizione di Pjanic e al gol di testa dei Edin Dzeko, un attaccante che la Roma non aveva dai tempi di Batistuta.
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