La Roma che ha cominciato il 2023 battendo all'Olimpico il Bologna ha mostrato gli stessi pregi e alcuni difetti della squadra che aveva terminato la prima parte della stagione, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Tra le certezze c'è Chris Smalling, ancora una volta di gran lunga il migliore in campo della formazione giallorossa, e leader indiscusso della difesa. Che per io Special One sia un elemento imprescindibile è dimostrato dal minutaggio: con 1.906 minuti è il romanista più utilizzato, anche più di Rui Patricio, che è al secondo posto. In pratica l'inglese è sceso in campo in tutte e 22 le partite disputate finora dalla Roma e anche quando Mou ha provato a tenerlo a riposo, contro il Monza in campionato e contro l'HJK Helsinki, è stato poi costretto a farlo giocare o per infortuni (Kumbulla) o perché la squadra senza di lui sbandava.
Il Corriere della Sera
La Roma e Smalling; il migliore diventa un caso
La permanenza a Roma di Smalling, 33 anni compiuti da poco, è però a rischio. Il suo contratto scade il prossimo 30 giugno e prevede una clausola, che può essere attivata solo dal calciatore, per il prolungamento automatico alle stesse cifre (4 milioni), al raggiungimento del 50% delle partite giocate. Su di lui si sono mosse alcune società, Inter e Juventus su tutte, e per questo l'inglese sta prendendo tempo mentre Tiago Pintonon vuole un nuovo caso-Mkhitaryan e sta spingendo per la conferma, mettendo sul piatto un prolungamento bienna le per convincerlo a non prendere in considerazione altre offerte.
Se non dovesse far valere lui la clausola per il prolungamento automatico, Smalling dal 1 febbralo potrebbe firmare con un'altra squadra e liberarsi a para metro zero a fine stagione. Uno dei nodi non è tanto economico, quanto la sua voglia di giocare il prossimo anno la Champions League e al momento la Roma non può garantirgliela.
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